e appena nato un bambino: padre e madre sono in ospedale, trasognati e felici, quando ricevono la visita del nonno che chiede loro di dare al piccolo il proprio nome, gregorio. lo stesso nome dell`avo che e` stato consigliere alla corte dello zar pietro il grande: una vita come una leggenda, un`ascendenza importante. la disputa sul nome del neonato cela e rivela il confronto e lo scontro tra padre e figlio, tra predestinazione e scelte individuali, un conflitto a lungo covato che non puo` riconciliarsi ne` grazie al nuovo arrivo in famiglia ne` in nome di un dialogo che forse non c`e` mai stato. e gregorio, nel compiere la sua scelta estrema di legarsi alla domestica-badante alexandra, forse tenta in extremis di riconnettersi a un`origine fantasticata in cui ha finito per credere. enrico palandri racconta la borghesia imprenditoriale veneta, il fascino di un est vero o inventato, il bisogno che tutti abbiamo di riconoscere o reinventare le nostre radici, non fosse che per rinnegarle o trapiantarle in terra nuova.