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la rappresentazione di una tragedia, sosteneva aristotela, induce nello spettatore una miriade di emozioni: paura, pieta`, gratitudine, compassione. identificandoci con i personaggi sulla scena, ne condividiamo i sentimenti e impariamo a discernere il bene dal male, il giusto dall`ingiusto. nussbaum applica al romanzo storico cio` che aristotele diceva del dramma. attraverso la lettura, la condivisione delle emozioni di personaggi complessi alle prese con scelte difficili e, infine, attraverso la conversazione con gli altri lettori, arriviamo a comprendere i concetti di colpa e innocenza in modo piu` vivido e molto piu` vicino alla realta` di quanto non possa fare qualunque trattato di etica. per questo il romanzo e` da considerarsi una forma moralmente seria.