
si ripete spesso che la tradizione europea e occidentale affonda le proprie radici nel mondo greco. si dimentica di precisare, pero`, che non esiste una grecia unica, marmorea, solenne e olimpica. lo aveva scritto platone e lo ha ripetuto friedrich nietzsche: c`e` la grecia dei filosofi e quella della tradizione. omero o platone? partendo dal problema della giustizia - della sua importanza e dei suoi limiti - l`obiettivo del libro e` ricostruire le coordinate concettuali che stanno alla base di due mondi cosi vicini e cosi lontani. se i filosofi cercheranno di mostrare il senso, l`ordine e la bellezza del mondo - la sua razionalita`, in una parola -, ad accomunare gli altri, da omero a sofocle e tucidide, e` piuttosto la consapevolezza che la realta` e` qualcosa di ambiguo, da cui e` impossibile ricavare indicazioni di valore o regole di comportamento. e questo a sua volta conduce a interrogarsi su cosa sia quell`essere sfuggente che e` l`uomo: un animale inquieto, che non avendo un posto fisso nel mondo e` sempre proteso alla conquista della natura, ma e` allo stesso tempo esposto al rischio di commettere errori fatali. qual e` il senso della nostra esistenza? di questo si discuteva ad atene.