perdersi e` un libro che ci regala qualcosa di prezioso: la liberta` di esplorare, il piacere di abbandonare le idee precostituite e abbracciare l`incertezza. d`ambrosio instaura infatti un dialogo intimo con il lettore e, attraverso una prosa armoniosa ed equilibrata e uno stile frizzante, lo coinvolge in una conversazione continua con se stesso. la raccolta - che si colloca nella tradizione del new journalism di joan didion e hunter thompson - si apre con due saggi ambientati a seattle, luogo natale dell`autore, dissertazioni ironiche e decisamente folli sulla citta` prima che diventasse di moda, passando poi a uno scritto su il giovane holden in cui si esplora la perdita di identita`. ma che parli di una citta`, un personaggio o la sua stessa storia familiare, e` l`isolamento il grande soggetto di d`ambrosio che in perdersi, attraverso il linguaggio del saggio narrativo, sfida le convenzioni mettendosi in discussione in un modo che una storia o un racconto breve non avrebbero permesso. un esempio lucido di moderno romanzo.