Bob Weir fa il suo quarto disco come solista ma, in realtà, fa il suo primo (grande) disco: Blue Mountain, un lavoro che ha iniziato a partorire musica ed idee sin dagli anni sessanta, ma ha trovato forma e musica, testi e canzoni, solo da qualche anno a questa parte. I testi li ha scritti Josh Ritter, che conosciamo benissimo, ma il resto è farina del sacco di Weir. Blue Mountain non assomiglia assolutamente ai Grateful Dead: è un cocktail di rock e folk, antico e moderno, tradizione e nuove idee. Molto legato alla grande musica Americana ed al mondo dei cowboys, si presenta come qualche cosa di realmente diverso e ci colpisce nel profondo.