
"quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi e` parso di avere una percezione piu` chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco piu`, dalla parte dei `ragazzi di salo``. ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di essere stato internato in quel campo per i vinti della rsi vicino alla `gabbia del gorilla` in cui era rinchiuso ezra pound. ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di `esule in patria` nell`italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civilta` delle buone maniere, ma covando il sentimento di un`apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato. ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una riconciliazione mancata. allora ho pensato che fosse giunto il momento di raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell`italia che non credeva piu` nei miti in cui lui era cresciuto. che rapporto ricco e difficile avesse instaurato con i suoi figli. che cosa abbia significato per me essere figlio di un fascista, e vergognarsi di avere provato vergogna per i padri che abbiamo tradito andandocene da un`altra parte, e che invece hanno vissuto con dignita`, coraggio e coerenza la loro solitudine."