da sempre il sogno della filosofia e` quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l`esperienza ordinaria. gilles deleuze (1925-1995) e` stato uno dei pensatori contemporanei piu` fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di rocco ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. ci suggerisce come il lavoro filosofico di deleuze si radichi in un`esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all`estrema frontiera del sapere contemporaneo. ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realta` con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da platone, passa attraverso plotino e cusano, arriva a spinoza, nietzsche, bergson, whitehead. e ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali piu` avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.