l`opera di piero manzoni, attivo dal 1955 al 1963, e` segnata da una ricerca estetica e linguistica fortemente iconoclasta. ha prodotto dipinti senza colore, gli achromes, fatti con caolino, tela, cotone, fibra artificiale e pelle di coniglio. ha realizzato opere che utilizzano tracce e residui del suo corpo, dalle impronte al fiato, dal sangue alle feci, e ha firmato come arte i corpi o gli oggetti di altre persone o artisti, dagli amici alle modelle, da marcel broodthaers a mario schifano. per ampliare la conoscenza e il percorso di vita e di ricerca dell`artista, intrecciati a una lettura a nautica e storica, sin dal 1967 germano celant si e` impegnato nella contestualizzazione della sua energia comunicativa e concettuale rapportando il suo contributo alle vicende artistiche mondiali, dall`action painting al neo dada, dalla pop art al nouveau re`alisme. sul suo mondo fatto di cose quanto di eventi, come nel 1960 la stesura di un disegno consistente in una linea a inchiostro di 7200 metri e "consumazione dell`arte dinamica del pubblico divorare l`arte" durante la quale ha offerto al pubblico uova da inghiottire segnate con l`impronta del suo pollice, lo storico del contemporaneo ha redatto, nel corso degli anni, un insieme di testi e di testimonianze teoriche. tale produzione critica e` qui raccolta al fine di offrire un tracciato interpretativo della complessa avventura di manzoni che, per la sua radicalita` e singolarita`, ha raggiunto fama internazionale.