pavia, qualche anno dopo il 774. alla tavola di carlo magno, che festeggia la vittoria sui longobardi, si insinua di nascosto adelchi, il principe sconfitto. ma perche` si ingegna a spezzare diligentemente tutte le ossa di cervo, di orso e di bue che restano nei piatti? fonte avellana, xi secolo. pier damiani e` malato da tempo. il suo corpo e` debilitato perche` nell`eremo il cibo scarseggia, in particolare manca il pesce. i confratelli insistono perche` mangi carne, ma lui li rassicura: abbiate fede, il pesce prima o poi arrivera`. sara` dio stesso a pensarci. alessandria d`egitto, xiii secolo. il cuoco fabrat vede comparire un povero con un pane in mano. non ha soldi per comprare altro cibo, tiene il pane sopra la pentola e intercetta il fumo che sale. fabrat non e` di buon umore; si rivolge al povero con modi sgarbati e gli dice: adesso pagami "di cio` che tu hai preso del mio". il povero si schermisce: ma scusa, io non ho preso dalla tua cucina altro che fumo. fabrat non molla: pagami quello che mi hai preso. come andra` a finire? e che avventure sono quelle di dante alighieri ospite del re di napoli, del contadino bertoldo in fin di vita per non avere rape da mangiare, dei castelli di zucchero presentati al banchetto di nozze del signore di bologna, del cuoco martino che lavora a tu per tu con l`umanista platina? si leggono d`un fiato le storie di questo libro, senza perderne una.