pubblicato postumo nel 1921 ma scritto alcuni decenni prima, "primadonna" e` un romanzo su due livelli: quello, decisamente corale, della ricostruzione d`ambiente (il teatro d`opera visto "dietro le quinte") e quello della storia di passione e desiderio, che verso l`epilogo sfocia in una sorta di giallo psicologico. nato giornalista prima di scoprirsi romanziere, poi passato alla storia come librettista d`opera, arturo colautti realizzo` un reportage sotto forma di fiction, applicando fedelmente il "metodo zola", anche se la bellezza virginea della primadonna in questione, e i tormenti della carne che provoca nel protagonista (ma non solo in lui), sembrano appartenere a una temperie assai piu` italo-borghese. se il romanzo si colloca, musicalmente parlando, nel periodo in cui l`italia si divideva in tradizionalisti e wagneristi, il backstage qui raccontato - composto da cantanti, critici e impresari, conflitti d`interesse, ricatti sessuali, dilettanti spacciati per tecnici - e` invece ancora di stupefacente attualita`.