![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
un corpo a corpo, durato quasi quarant`anni: questo e` stato il rapporto tra twain e la sua autobiografia. risale infatti al 1870 la prima decisione di mettere nero su bianco la sua vita. proposito naufragato nel giro di qualche infruttuoso tentativo. da allora fino al 1905, quel tarlo porto` twain ad accumulare una quarantina di "false partenze" e una montagna di scartafacci, frammenti, appunti, scalette e capitoli, via via cestinati. verita` e franchezza - questi gli scogli contro cui s`infrangeva ogni tentativo, poiche` "con una penna in mano, il libero fluire dei ricordi si ritrova imbrigliato, misurato, e si fa ipocrita". finche` all`alba del gennaio 1906, ecco la svolta: twain comincio` a dettare a una stenografa quella che finira` per approvare come la sua definitiva autobiografia. tre anni piu` tardi, dopo 250 dettature e oltre mezzo milione di parole, l`opera poteva dirsi compiuta, ma a una condizione: la pubblicazione sarebbe avvenuta solo cent`anni dopo la sua morte. "scrivere un libro destinato alla pubblicazione un secolo dopo consente una liberta` senza pari. solo cosi` puoi parlare apertamente di chiunque, senza timore di ferire i suoi sentimenti, ne` quelli dei figli o dei nipoti".