siamo circondati da una foresta di parole, ciascuna delle quali mormora, si agita per attirare la nostra attenzione e spuntarla sulle altre. quali scegliere allora? di quali appropriarsi per arrivare al cuore delle nostre emozioni, delle nostre storie? francoise he`ritier torna a interrogarsi sulla materia di cui e` fatto il gusto della vita, invitandoci questa volta a riscoprire colori, significati e valori che in segreto associamo alle parole. perche` quando si trovano investite di un sovrappiu` di potere, quando le riconfiguriamo a nostro personale uso e consumo, quando si caricano di una parte di mistero, le parole ci trascinano per mano nel vortice sorprendente e imprevedibile della fantasia primordiale: la libellula diventa allora "una damina altezzosa vestita di organza bianca", lo scarponcino "un ometto autoritario" e rossellini "un piatto a base di filetto"... e un gioco che ci conviene prendere molto sul serio: a chi sapra` riscoprire il gusto delle parole l`autrice promette un rimedio contro la noia della realta`.