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viene esposta, secondo una architettura tanto densa quanto chiara e lineare, un`interpretazione di kandinsky inquadrata in una teoria generale del bello, dell`arte e della pittura, che scaturisce direttamente dalla profondita` dei concetti filosofici con cui l`autore si confrontava in quegli anni nel modo piu` serrato. tali riflessioni, anche per la loro provenienza non specialistica, possono costituire ancora oggi un utile contributo all`estetica, alla critica e alla storia dell`arte.