
indebolito dall`eta` nel fisico ma non nello spirito, yair moses e` un regista israeliano invitato a santiago per una retrospettiva sui suoi film. lo accompagna ruth, protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita "compagna", "musa", "personaggio". ad accoglierlo, pero`, vi saranno alcune sorprese: la rassegna e` organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui suoi primi titoli, pellicole cosi datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a meta` tra la seduta psicanalitica e la confessione religiosa). inoltre nella stanza d`albergo e` appeso un quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della "carita` romana" in cui la giovane pero allatta il padre cimone, chiuso in carcere e condannato a morire di fame. il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei suoi film. ruth, pero`, si era rifiutata di girarla: l`avallo di moses alla decisione dell`attrice aveva causato la loro rottura con lo sceneggiatore, shaul trigano, la mente creativa alla base dei loro successi (e all`epoca compagno della donna). una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile. almeno fino ad oggi: moses scopre che dietro l`organizzazione della rassegna c`e` proprio trigano.