
il protagonista, un eremita dai capelli ormai bianchi, rianima una sera tre figure di amici di gioventu`. il primo e` stato terrorista e poi muratore in francia: rievoca il primo assassinio commesso dal complice-amico. con intensa drammaticita` parla della violenza. il secondo ha scelto la strada della vita religiosa che lo portera` in africa, dove uomini, animali e cose hanno "il sapore dell`aceto" e per questo del dolore. il terzo e` un vagabondo, sempre provvisorio, di passaggio in un`esistenza che non da` requie. violenza, dolore e vagabondaggio sono elementi comuni a tutti i tre personaggi che, nel loro insieme, compongono un affresco amaro e profondo della condizione umana dell`ultimo ventennio.