Un disco inatteso. Bryan Ferry, per celebrare i quaranta anni di carriera, si inventa un disco assolutamente sorprendente. Infatti riprende alcuni dei suoi brani più noti, pescando dal primo Roxy Music al recente Olympia, con classici come Avalon, Love is The Drug, Do The Strand, Slave to Love e li rilegge con una orchestra jazz. Una orchestra che richiama quella dei ruggenti anni venti, composta da jazzisti inglesi, veri musicisti jazz. L'orchestra è diretta da Colin Good. Un disco di classico jazz anteguerra ( Armstrong, il primo Basie, per fare un paio di esempi ) con canzoni che sono state create molti anni dopo. Originale.