
crescendo in versilia, un bambino impara subito che al mondo esistono differenze clamorose. differenze tra le stagioni - in un paese che d`estate e` las vegas e nel resto dell`anno ricorda bucarest - e differenze sociali, sbattute in faccia senza pieta` dalle sfarzose vite dei bambini villeggianti, biondi e viziati e senza dubbio migliori di noi. una cosa deve essere chiara da subito, senno` di questo posto non si capisce nulla. perche` uno dice versilia e pensa al lusso sfrenato, alle ville con la pista per gli elicotteri, ai furgoni con scritto "caviale", agli hotel cinque stelle per cani e al citofono per ordinare lo champagne senza doversi alzare dalla sdraio. ma non e` sempre stato cosi`. mio babbo faceva l`idraulico, e andava a lavorare a casa di mina. cioe`, il mio babbo era l`idraulico di mina. e certe volte, siccome lui si chiama giorgio, lei passando gli cantava giorgio, giorgio del lago di como... il mio babbo aggiustava lo scarico della fognatura e intanto mina cantava per lui. una volta l`ho raccontato a un arredatore di bologna e si e` dovuto mettere a sedere perche` sveniva. e invece il massimo commento del mio babbo, quando gli chiedo di quei giorni, e` "mi pare che cantava bene". dire che vivi qua e` una scelta abbastanza impegnativa. va tutto liscio se stai a roma o milano o ponte biscottino. ma se dici che vivi a forte dei marmi la gente va fuori di testa e non ti lascia piu` andare. perche` al forte ci sono stati tutti, almeno una volta. pero` d`estate, per le vacanze.