"c`era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perche` il treno stava partendo. studiavo un po` i disegni della copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non lo faceva respirare. aprivo una pagina a caso, trovavo l`inizio del racconto e attaccavo a leggere. altre volte, invece, guardavo l`indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di piu`. e mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c`e` sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. quella era vera goduria. e spero che la stessa goduria la possa provare anche tu, caro lettore, leggendo questa raccolta di racconti che ho scritto durante gli ultimi vent`anni. c`e` un po` di tutto. non devi per forza leggerla in treno. leggila dove ti pare e parti dall`inizio o aprendo a caso." (niccolo` ammaniti)