
una fiaba-reportage, un sogno ricostruito con la macchina fotografica. l`autore torna a kabul, riemersa alla vita civile dopo l`era dei talebani. ritrova una vecchia macchina fotografica appartenuta a suo nonno e decide di fotografare i luoghi della sua memoria con quell`oggetto anacronistico e un po` magico. ne viene fuori qualcosa di davvero strano: da un lato e` il reportage di un viaggio di oggi attraverso immagini che sembrano dell`altroieri. dall`altro, rahimi segue il filo del sogno in cui la madre gli diceva di cercare un albero vicino al cimitero: lo ritrova, incontra persone che fanno discorsi incomprensibili, gli svelano un itinerario di saggezza. cosi` il reportage sulla kabul di oggi si intreccia con una favola sapienziale.