nell`ultimo anno della sua vita pasolini condusse, dalle colonne del "corriere della sera" e del "mondo", una rovente requisitoria contro l`italia che vedeva intorno, "distrutta esattamente come l`italia del 1945". partendo dall`analisi delle mutazioni culturali, pasolini rintracciava i segni di un inarrestabile degrado: la crisi dei valori umanistici e popolari; le lusinghe del consumismo, piu` forte e corruttore di qualsiasi altro potere; le distruzioni operate dalla classe politica; una invincibile e generalizzata "ansia di conformismo"; le mistificazioni di certi intellettuali autoproclamatisi progressisti. non e` vero che la storia va sempre avanti: l`individuo e la societa` possono regredire.