la mafia non si identifica con una societa` locale, ma rappresenta il frutto perverso dell`incontro di ambienti tra loro diversissimi. anche per questo la sua storica fortuna deriva dall`intreccio tra i due versanti. un intreccio che viene generalmente ricondotto alla grande migrazione otto-novecentesca, ma che e` divenuto poi un fenomeno permanente. esso si ripropone a ondate per tutto il novecento, sia nei periodi in cui la migrazione fluisce liberamente, sia quando e` regolamentata o proibita. si muovono le persone, i prodotti legali e illegali, ma anche i modelli associativi criminali. si tratta di flussi che vanno dalla sicilia all`america ma anche nella direzione opposta. e il meccanismo e` cosi fluido perche` ci sono vuoti sociali, aree grigie tra legalita` e illegalita`, sistemi di corruzione politica e affaristica, meccanismi identitari che creano campi di azione favorevoli su entrambi i versanti. a cavallo tra i due secoli come nei ruggenti anni `20, negli anni della grande crisi come nella congiuntura drammatica della seconda guerra mondiale, tra le isterie della guerra fredda e le speranze degli anni `60 fino a periodi a noi piu` vicini. nel flusso variegato degli eventi storici, due societa` cosi` diverse domandano entrambe mafia, necessitando dall`altro lato di strumenti non poi cosi` diversi di lotta alla criminalita` organizzata.