
l`autore identifica la piazza quale teatro tipicamente italiano della vita pubblica e della lotta politica, ricostruendo, attraverso le trasformazioni dell`uso della piazza, le trasformazioni della vita civile italiana. dai moti del 1848 alle cannonate di bava beccaris e ai grandi scioperi, dai comizi interventisti alle adunate oceaniche del fascismo, da piazzale loreto ai disordini di piazza, ma anche alle piazze dei paesini, questa e` la storia dell`ultima stagione in cui "l`andare in piazza" e` stato parte integrante della vita dei cittadini, prima che la televisione diventasse il luogo della vita pubblica. il testo esamina anche come l`uso politico della piazza si stia riaffermando, in un interscambio fra la piazza mediatica e quella reale.