il protagonista de la morte d`oro incarna, nella sua ricerca di perfezione, un ideale di bellezza insolito nell`estetica dell`autore, cosi` inusitato da indurre poi lo scrittore a rinnegarlo. ma e` proprio a quest`opera che mishima yukio dedica un saggio pochi mesi prima del suicidio nel 1970. un testo che diviene riflessione teorica sull`estetica del narcisismo, cioe` sulla tentazione dell`artista di fare di se stesso l`oggetto dell`arte. quando cio` si realizza, al protagonista de la morte d`oro, come a mishima, non resta altra soluzione che la morte sublime. l`atto finale non puo` che essere il suicidio, la "bella morte".