l`alchimia interiore praticata dai taoisti cinesi mirava all`ottenimento dell`immortalita` partendo da specifiche pratiche psicofisiologiche. sebbene siano molto numerose le opere alchemiche destinate all`uomo e alla pratica maschile, la letteratura femminile e` quasi inesistente; eppure la donna e` presente nel taoismo sin dai primordi, anzi, negli scritti alchemici si afferma che ella, prima e meglio dell`uomo, poteva riuscire nella grande opera, grazie al suo immenso privilegio di poter essere madre. il taoismo (rispetto a buddhismo e confucianesimo) accordava una grande importanza alla donna e alla femminilita`, ma il fatto che l`ideale femminile venga esaltato non comporta necessariamente che lo status della donna sia elevato, anzi, spesso, a un`esaltazione dell`immagine femminile corrisponde un periodo di oppressione sociale della donna. questa ambiguita` e` sempre presente negli scritti sull`alchimia femminile. questi scritti non trattano unicamente di tecniche di alchimia interiore riservate alle donne (la decapitazione del drago rosso, la respirazione embrionale, ecc.), ma espongono anche concetti relativi all`etica femminile, alla vita della donna nella societa` o nella comunita` religiosa, in particolare le regole da osservare; vi si ritrova una certa continuita` dell`immagine e del ruolo della donna nel taoismo fin dai suoi inizi.