una riflessione sui rapporti tra politica e morale, sorretta dal rimando a filosofi e pensatori, con lo sguardo rivolto all`indietro, alla storia dell`italia repubblicana, ma anche in avanti, al futuro che sapremo costruirci. nell`italia democratica che nasceva dalle macerie della guerra la moralita` della politica risiedeva nella solidarieta`. la classe dirigente, la classe politica, aveva come obiettivo il potere non la ricchezza ed era un potere povero (come dimenticare il cappotto rivoltato con cui de gasperi si reco` negli stati uniti?). poi il miracolo economico, il protagonismo dei giovani, delle donne, i cupi anni settanta e i rampanti anni ottanta, la nascita della questione morale. fino a oggi. "quello che manca alla politica e` un verso; il senso della sua missione, il traguardo alto e lontano a cui cercare di tendere. e quando manca un traguardo, tutto si riduce allo scambio". l`essere "sfibrati" moralmente alla fine, pero`, consente straordinari recuperi. come quando l`italia del pallone, travolta dal colossale scandalo di calciopoli, fini` col vincere i mondiali in germania. perche` non provare ad assecondare il futuro di un`italia nuova, capace di una misurata, gentile e riflessiva virtu`?