senza rinunciare al proprio punto di vista squisitamente filosofico, e professandosi "in linea di principio ateo", heidegger interpreta l`esperienza religiosa come matrice esemplare per capire la dinamica originaria della vita umana nella sua "fatticita`", quindi nella sua "gettatezza", finitudine e storicita`. in particolare egli si accosta ai documenti del primo cristianesimo, e soprattutto alle lettere dell`apostolo paolo e alle "confessioni" di agostino, per assimilarne con avidita` le intuizioni filosofiche e delineare sulla loro scorta i tratti genuini della vita umana nella sua fatale tendenza alla perdizione e allo scacco, ma anche nella sua ricerca di un`ardua eppur raggiungibile riuscita.