![Notti_Al_Santa_Caterina_-Dunant_Sarah](cops/big/9788854503847g.jpg?tit=Notti_Al_Santa_Caterina_-Dunant_Sarah&r=76)
e il 1570 e il buio sta calando sul santa caterina a ferrara, uno dei conventi piu` rinomati della citta` che, con le elargizioni di ricche e nobili famiglie e i frutti del vasto podere ritagliato all`interno delle sue mura, provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune convittrici e venticinque converse. come ogni sera, la sorella guardiana fa il giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore dopo la mezzanotte. e una sera particolarmente agitata questa. i singhiozzi della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. e stata ribattezzata serafina e avra` quindici o sedici anni. appartiene a un`illustre famiglia milanese. per dimostrare il proprio attaccamento alla citta` di ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare all`insigne monastero la sua figlia "illibata, nutrita dall`amor di dio e con una voce da usignolo". in realta`, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell`europa della seconda meta` del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte cosi` dispendiose da costringere l`aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. la giovane, avvenente serafina fa parte appunto di quella meta` delle nobildonne milanesi costrette a prendere i voti, non necessariamente di buon grado.