il viaggiatore che nella seconda meta` del quattrocento scopre il fascino del "bel paese" e` mosso da un sentimento laico ben diverso dallo spirito che spingeva i pellegrini del medioevo. l`italia appare la culla di una nuova civilta`. alla base di questa rivoluzione c`e` tanto la rinascita delle `humanae litterae` quanto l`invenzione della prospettiva. personaggi come albrecht durer e erasmo da rotterdam sono cosi` i precursori di una conquista dell`italia e dei suoi tesori, proprio come palladio, machiavelli, giorgione e tiziano con i loro trattati o con le loro tele sono gli agenti promotori della cultura italiana in tutta europa. l`apice della fortuna dell`italia si avra` pero` in pieno settecento, con lo straordinario successo del grand tour, che come un fiume in piena porta nella penisola aristocratici, letterati, artisti e filosofi che la considerano una meta ineludibile per la formazione della coscienza europea.