scritto nel 1974 nello stile scarno del "racconto per film", falso movimento riprende il tema goethiano degli anni di pellegrinaggio e apprendistato di wilhelm meister e lo condensa nel viaggio dallo schleswig-holstein alle alpi bavaresi del giovane protagonista, wilhelm. durante il viaggio, wilhelm conosce un vecchio suonatore ambulante e la sua piccola compagna di avventure, mignon; un`attrice, therese; bernhard, svizzero e poeta. nasce cosi` una piccola comunita` che dialoga, monologa, a volte semplicemente cammina in silenzio. e in un confronto scarno, essenziale, si precisa la vocazione del giovane protagonista: diventare scrittore. per wilhelm, pero`, ogni contatto con l`esterno e` un ostacolo alla scrittura poiche` questa, per non essere falsa, deve rigorosamente escludere ogni immagine che non provenga dall`intimo. ed ecco animarsi il dibattito tra wilhelm e i compagni di viaggio che gli rimproverano il suo programmatico distacco, interpretandolo come una fuga dalla realta`. in questo confronto, handke chiarisce la sua posizione; muoversi fuori da una rigorosa dialettica interno-esterno significa fare un movimento falso, che non coglie l`essenza delle cose. ecco perche` dunque anche il viaggio che wilhelm ha intrapreso e` un falso movimento finche` resta un viaggio all`esterno e non all`interno di se stessi. e infatti la vocazione di wilhelm giungera` a realizzarsi nella quiete della zugspitze, alla fine del viaggio e all`inizio della vita, il movimento vero e tanto atteso.