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la scrittura di brecht si accende all`eco della tradizione, integrandola, disarticolandola, rovesciandola, opponendo al mito la storia, alla posa statuaria il gesto del quotidiano in cui balenano i rapporti sociali. in questa raccolta di racconti (che include gli anni dal 1913 al 1940) tale pratica di sabotaggio letterario trova forse la sua prima radice visibile, in cio` vi e` un sicuro motivo di interesse: la possibilita` di osservare allo stato nascente certi temi che diverranno tipici del drammaturgo tedesco. appresi i rudimenti dell`arte del raccontare, brecht non ha mancato di arricchire il suo contenuto istruttivo; ecco che l`astuzia sorniona del narratore riesce a trasformare il luogo della chiacchiera piccolo-borghese in osservatorio affacciato sul mondo.