
l`avvenire del museo pubblico non e` mai parso piu` a rischio: piu` che rappresentare gli interessi diversificati della collettivita`, nella maggior parte dei casi esso e` ridotto a veicolo di promozione per eventi blockbuster e di tutela dei privilegi dei privati, dando vita a templi dello svago e dell`evasione incapaci di cogliere l`attuale momento storico nella sua globalita`. salvo qualche felice quanto rara eccezione. in questo breve saggio, claire bishop riporta le esperienze di tre istituzioni europee di arte contemporanea - il van abbemuseum di eindhoven, il museo nacional reina sofia di madrid e il msum di lubiana - che, per far fronte ai tagli dei fondi pubblici dettati dalle misure di austerity, hanno fatto di necessita` virtu` mettendo a punto brillanti alternative al mantra dominante del "piu` grande e` piu` bello, e se possibile anche piu` redditizio". attraverso illuminate politiche di acquisizione e allestimento delle proprie collezioni permanenti, questi musei si sono caratterizzati come realta` votate alla sperimentazione, capaci di utilizzare le proprie risorse per imbastire un discorso critico e generare uno sguardo politico sull`attuale fase storica. "museologia radicale", riprendendo il filo di un acceso dibattito internazionale, delinea un manifesto per una nuova concezione del con temporaneo, da intendere come pratica e non come mera periodizzazione, a favore di una rilettura del ruolo del museo come istituzione in grado di preservare l`eredita` culturale e allo stesso tempo offrire una voce critica che possa interrogare il presente e contribuire a realizzare un futuro diverso.

alla sua morte, appena trentaquattrenne, alfred jarry (laval 1873-parigi 1907) era gia` una leggenda nei salotti parigini, piu` per l`anticonformismo, praticato con irriverenza, che per il suo genio letterario. ci sarebbero voluti diversi decenni prima che venisse riconosciuto come uno dei padri delle avanguardie e che "ubu re" diventasse l`emblema di un teatro radicalmente moderno. la sua influenza e` stata cosi` profonda e duratura che tutt`oggi una comunita` di cultori mantiene un dialogo postumo con le sue idee attraverso il "collegio di patafisica", dove accanto a grandi nomi della cultura internazionale figurano anche intellettuali italiani come italo calvino, enrico baj e umberto eco. per molti, tuttavia, jarry resta soltanto l`autore di una pie`ce assurda e grottesca e la sua vita un mero concatenarsi di stravaganti aneddoti: le spiazzanti provocazioni ai gloriosi "martedi` del mercure", la totale identificazione con "pe`re ubu" che fini` per divorarlo, il disprezzo per ogni forma di decoro, lo humour scatologico, le bravate erculee con l`alcol, gli exploit con il revolver, le prodezze ciclistiche e con la canna da pesca, fino all`ultimo desiderio espresso in letto di morte, ovvero uno stuzzicadenti. in questa prima biografia critica a tutto tondo gli aneddoti rimangono e addirittura si moltiplicano grazie a una profusione di nuove fonti finora inedite cui alastair brotchie attinge, pero`, con discernimento, riuscendo riuscendo a separare il personaggio dal suo mito.

l`emergere negli anni sessanta di una "linea analitica" ha prodotto nel dibattito artistico un cambiamento significativo del ruolo della fotografia, che perdura ancora oggi. in quegli anni decisivi, emancipata da un virtuosismo tecnico fine a se stesso e aperta a nuove pratiche concettuali, la fotografia fu finalmente legittimata come arte diventando oggetto di un`intensa analisi teorica e linguistica. marinella paderni parte da questa premessa storica per documentare il lavoro di artisti che, dalla meta` degli anni novanta a oggi, hanno raccolto idealmente le eredita` di quella stagione concettuale creando una continuita` tra le avanguardie di allora e le istanze di oggi nella fotografia. la sua analisi muove dalle posizioni teoriche sulla "reinvenzione del medium" per tracciare uno scenario della fotografia italiana contemporanea delle ultime due generazioni che testimonia l`emergere di pratiche visive originali e di una riflessione corale sul linguaggio fotografico nell`epoca della smaterializzazione del reale."

"ognuno sprofonda nel proprio universo pittorico, con modalita` che acquistano spessore e durata con il passare degli anni. quel dipingere che anima le loro vite come un imperativo a cui non potersi sottrarre. dipingere e` la sola intima necessita` per entrambi: forse l`unico vero segreto del loro legame indissolubile."

artista fra i piu` innovativi e influenti della sua generazione, robert rauschenberg e` figura chiave nei cambiamenti radicali che animano l`arte visiva americana dalla fine degli anni cinquanta. rauschenberg compie i suoi primi passi nel mondo dell`arte sfidando con audacia ogni presupposto. dal primo soggiorno-studio a parigi all`esperienza formativa di black mountain college fino al leone d`oro alla biennale di venezia del 1964 che lo consacra come artista riconosciuto a livello internazionale, il suo percorso esce dai tracciati convenzionali e si colloca nel campo di una sperimentazione che infrange ogni regola, trasformando lo spazio bidimensionale del dipinto in un ricettacolo di materiali eterogenei. ritagli di giornale, pezzi di stoffa, fotografie, objets trouve`s, nulla e` escluso dai combine paintings, creazioni ibride a meta` strada fra pittura e scultura, che coniugano l`amore per l`oggetto di rifiuto, ereditato dal collage dadaista, con la pennellata astratto-informale. calvin tomkins ci offre uno spaccato della rivoluzione che ha visto l`arte uscire da musei e gallerie per proiettarsi al centro dello scenario sociale; ce ne presenta i protagonisti: pollock e de kooning, jasper johns, frank stella e andy warhol; documenta l`ascesa che ha portato ai vertici dell`arte e del successo l`artista che piu` di ogni altro, in questo contesto, ha mirato a un`arte cumulativa.

"de kooning. l`uomo, l`artista" e` un ritratto vivo e ricco di dettagli che ricostruisce la vita del pittore, dagli anni difficili a rotterdam fino all`arrivo negli stati uniti. all`apice della fama de kooning si lascio` travolgere da un turbine autodistruttivo fino a diventare protagonista di un nuovo mito americano, quello dell`uomo divorato dal suo stesso successo. la biografia e` corredata da immagini di opere e foto d`epoca ed e` basata su documenti inediti e centinaia di interviste.

il volume affianca in un raffronto poetico le fotografie di john loengards, fotografo della rivista life, che fissano le immagini di un giorno della vita di georgia o`keeffe nella sua isolata casa nel deserto, e una selezione di opere della grande pittrice americana.