
chi l`ha detto che il latino e` morto? dimenticato, ostracizzato, ma morto proprio no... a guardarsi intorno sembra, anzi, che si sia creato un orizzonte di attesa nei confronti del latino. lo si trova dappertutto: nel diritto, nella pubblicita`, nella politica, sui giornali, sulle etichette dei vini e, perfino, nelle canzoni; per non parlare delle parole latine con cui facciamo i conti nella vita quotidiana: grosso modo, virus, rivale, aut aut, audio video, agenda, rebus, alibi etc. questo libro vuole essere un prontuario per chi vuole far riaffiorare cio` che ha dimenticato dalla scuola dell`obbligo, per chi vuole prendersi il gusto della citazione, per lo studente che ha bisogno di informazioni e, infine, per chi vuole saperne di piu`. e ne sapra` di piu` a proposito di quelle dizioni e voci che ricorrono non solo nella manualistica o nei discorsi delle persone colte, ma soprattutto, nella quotidianita`. accanto alle voci vengono forniti: la traduzione italiana, la fonte, l`uso nel tempo, le eventuali corruzioni di significato e le circostanze in cui si usano.

"dunque realismo! - proclama l`autore nella premessa al suo romanzo - e realismo vuol dire verita`, vuol dire ricerca di cio` che veramente succede, sia pur doloroso e brutto; vivisezione, fisiologia palpitante, studio della vita quale essa si mostra, senza rispetti umani e senza reticenze." e l`esortazione e` decisamente messa in atto nelle pagine del volume, che sono dense di vividi personaggi - primo fra tutti, la camaleontica protagonista nana`, che, partita da parigi, arrighi fa capitare "per caso a milano sullo scorcio del 1869" - e che fotografano un mondo, quello della milano della seconda meta` dell`ottocento, con la lucidita` di chi non e` disposto a nascondere proprio nulla. "...nana` giunta a milano non era piu` ne` poteva essere piu` la stessa donna ch`ella era a parigi. io l`ho conosciuta nei pochi mesi che stette nella mia citta`, l`ho studiata e ho trovato che il mutamento avvenuto in lei era cosa degnissima di studio attento e profondo, e che il mondo milanese che s`aggirava intorno a lei sarebbe stato un vero peccato mortale se lo si fosse trascurato e non si fosse pensato da alcuno a portarlo innanzi ai lettori, fotografato a caldo in una fisiologia di costumi contemporanei."
