
maggior vallata della lombardia, la valtellina e` una grande regione alpina paragonabile, per superficie, grandiosita` ed estensione, agli ambienti protetti alla valle d`aosta, dalla quale tuttavia si differenzia per la piu` complessa struttura orografica; molto antropizzata sul fondovalle, che e` animato da un`intensa attivita` economica, quest`area e` integra, selvaggia e maestosa alle quote superiori: un contrasto che sta trovando solo da poco un apprezzabile equilibrio, basato sul rispetto della natura e su una visione consapevole e attiva della sua conservazione. questo esteso territorio e` tradizionalmente suddiviso in tre settori, ben distinti per caratteristiche geografiche e morfologiche: la valchiavenna, la bassa e media valtellina e l`alta valtellina, i primi due dei quali costituiscono l`argomento di questa guida; ciascuna di queste aree comprende molti valloni laterali, talvolta grandiosi, caratterizzati da culture originali ed estremamente ricchi dal punto di vista escursionistico; nel complesso, tutti questi ambienti alpini presentano un numero cosi` straordinario di escursioni che una guida dal respiro generale come questa non puo` che offrirne una selezione, che speriamo ben fatta. 36 escursioni, tutte rigorosamente ad anello.

l`orografia del mondo, a pensarci bene, ha sempre influenzato l`uomo sulla divisione di stati, popoli, religioni. l`uomo ha preso a pretesto la roccia e l`acqua quali migliori mezzi per affermare la propria sovranita` su un territorio. i crinali, le dorsali, cosi` come i fiumi, hanno da sempre creato divisioni. io da una parte, tu dall`altra. ma ci sono uomini che quel segno di divisione lo percorrono, chi lo naviga e chi lo scala, unendo due punti e potendo guardare da vicino o dall`alto quei due mondi diversi, riconoscendone le differenze e interpretandone le affinita`. mentre il navigatore scende verso il mare, l`alpinista, andando in senso contrario, punta alla vetta di una montagna partendo dal basso, conquistando quel mondo sospeso tra due mondi. sia navigatore che alpinista, forse inconsapevolmente, sono portatori di pace, uniscono, anche solo con il loro sguardo, quei due versanti, dando a entrambi la stessa dignita`, pur nella diversita`. la cresta di alta montagna e` la massima espressione di divisione, ma chi la percorre ha l`occasione di essere l`ideale simbolo di unione. raggiunta la cima, punto di confluenza orografica di due versanti, l`alpinista si incontra con l`uomo dell`altro mondo, diverso ma uguale a lui, che per un`attrazione arcana ha percorso la cresta opposta. la cresta si contende con la parete la bellezza della montagna. in parete si e` protetti ma esposti alla caduta di roccia e ghiaccio, in cresta si e` esposti sul baratro ma protetti dai voleri della montagna. due mondi allo specchio, dove finisce uno inizia l`altro. parete: difficolta`, chiusura, senso di protezione. cresta: esposizione, visione, vertigine. e` condensato in queste ultime tre parole il senso di questo libro. per marco il lavoro di una vita, il simbolo del suo alpinismo, un percorso fatto si` di pareti ma soprattutto di creste, di questi fili di divisione che si condensano in un punto di unione. un lavoro immane, meticoloso, importante, per dare un senso a una vita passa

42 escursioni di ogni difficolta`. benvenuti nella valle delle grandi foreste. porta delle dolomiti per chi arriva dalla valle dell`adige e da trento, attraversata dalle acque tumultuose dell`avisio (e da quelle del suo limpido affluente, il travignolo), la conca di fiemme stupisce con il verde dei suoi boschi di abeti che rivestono le pendici del lagorai, del latemar, delle pale di san martino e dei cornacci. strade, trincee e fortilizi della grande guerra, chiese decorate da affreschi preziosi, miniere in abbandono e malghe sfruttate da secoli testimoniano di una storia dell`uomo ricca di spunti e di suggestioni. ma la val di fiemme e` prima di tutto natura, non sempre conosciuta come merita. attraversata dagli alpinisti e dagli escursionisti frettolosi che corrono verso le dolomiti di fassa e le pale, la conca di fiemme merita di essere esplorata con calma. tra gli abeti del lagorai e di paneveggio vive una delle piu` importanti popolazioni di cervo dell`arco alpino ed e` tornato da pochi anni il lupo. in cielo volano aquile, picchi e gracchi alpini, le fioriture nelle radure sono ricchissime di sorprese.