
sono convinta che la nostra civilta` sia sull`orlo di una rivoluzione tecnologica che ha il potere di rimodellare la vita come la conosciamo. ignorare i millenni di lotta che sono alla base della nostra societa`, pero`, sarebbe un errore intollerabile. questa rivoluzione deve fondarsi su quelle basi, in modo fedele. deve rispettare la dignita` collettiva di una comunita` globale. e deve sempre ricordare le sue origini: l`immaginazione inquieta di una specie di ominidi altrimenti ordinaria, talmente disorientata dalla propria natura che tenta di ricrearla in silicio. questa rivoluzione deve essere incentrata senza alcun dubbio sugli esseri umani". sviluppatasi sulla base di presupposti creati nell`arco di oltre cinquant`anni, la rivoluzione dell`intelligenza artificiale e` ormai iniziata. anzi, e` difficile oggi immaginare un ambito delle nostre vite - dalle piccole occupazioni quotidiane ai grandi piani industriali, dalla nostra personale relazione con il mondo alla formazione - che non risulti profondamente toccato dall`impatto con questa tecnologia. a volte non e` semplice, tuttavia, ricordare che alla base di questa svolta epocale ci sono le persone, donne e uomini di scienza capaci di rendere le proprie vite percorsi unici di ricerca ed esperienza. ne e` un esempio fei-fei li, partita da umili origini e diventata oggi una delle maggiori personalita` scientifiche al mondo, che in questo libro racconta come la sua storia personale sia inscindibile da quella della sua formazione e delle sue scoperte. una storia, la sua, che mostra come al centro della piu` prodigiosa invenzione degli ultimi secoli ci siano le persone - con la loro curiosita`, la loro empatia, la capacita` di trarre forza dalle difficolta` e dalla inesauribile voglia di "essere motivate dal benessere della nostra specie".

il secondo dopoguerra, apparso per decenni come una perdurante era di pace e prosperita`, oggi somiglia piuttosto a una felice parentesi. il trionfo dell`ideologia neoliberista ha portato con se` l`aumento incontrollato delle disuguaglianze, il blocco della mobilita` sociale e il dilagare dei populismi. l`incedere impetuoso dell`automazione, che potrebbe creare enormi opportunita` per le societa` umane, rischia di trasformarsi in un generatore continuo di nuovi poveri, mentre nessuno sembra in grado di mettere in atto politiche efficaci contro un disastro ambientale che giorno dopo giorno appare sempre piu` inevitabile. le parole "stato sociale", in questo contesto, sembrano ridotte a una stanca formula con la quale etichettare qualche iniziativa mirata al contrasto della poverta`. un approccio a dir poco miope, come mostra francesco farina in questo lavoro che propone invece l`uguaglianza delle opportunita` come stella polare della rinascita di politiche sociali volte alla protezione dei cittadini e alle loro condizioni di vita, ponendo potenziamento dei servizi pubblici, della sanita` e dell`istruzione, tutela del pianeta e rafforzamento del welfare come precondizioni essenziali per una crescita stabile e equa. lo stato sociale. storia, politica, economia e` un lavoro sviluppatosi nell`arco di oltre un decennio che intende porsi come riferimento per un rinnovato impegno a raddrizzare le sorti della societa` capitalistica in declino e che, superando la prospettiva dell`economia ortodossa, dove il benessere sociale coincide con la massimizzazione del pil aggregato, puo` mettere di nuovo al centro dell`analisi e delle politiche la distribuzione del reddito e della ricchezza per favorire la coesione sociale.