affermare una teoria e vivere il contrario e` una contraddizione, una menzogna, una liberta`? e se un genio, maligno, animasse la produzione dei grandi pensieri? rousseau scrive un trattato sull`educazione, non malgrado, ma grazie all`abbandono dei suoi cinque figli. kierkegaard redige i suoi testi religiosi mentre vive da libertino. simone de beauvoir fonda la filosofia del femminismo pur godendo di una relazione servile con il suo amante americano. foucault celebra il coraggio della verita` e organizza il segreto della sua malattia... nessuna compensazione, ma scissione di un pensiero che si nutre con la forza del diniego. chi siamo quando pensiamo? molteplici, senza dubbio. invece di denunciare le loro ipocrisie, francois noudelmann mostra come i grandi filosofi possano creare le loro personalita` multiple grazie alle loro teorie. analizza la menzogna piu` complessa, quella che si dice a se stessi, attraverso le angosce, le fughe e le metamorfosi di questi pensatori dal doppio io.
l`universo sovietico ha suscitato per circa settant`anni entusiasmi e avversioni. attraverso una periodizzazione non scandita dalla banalita` dei decenni, in questo libro si analizzano eventi storici, imprese, campagne promozionali e dissuasorie subite dai cittadini del paese dei soviet, con uno speciale accento sulla percezione dei fatti nella quotidianita` della gente comune. propaganda, retorica, passioni sono prese in esame sulla base della cartellonisti-ca, delle riviste, del cinema, dell`architettura, delle arti, della cronaca. dai trascinanti investimenti dei primi anni al binomio euforia-terrore che ha segnato l`era staliniana, dalle sottoculture giovanili degli anni cinquanta e sessanta ai primi passi del rock nei settanta, si giungera` alla fatidica notte di natale del 1991, quando venne ammainata la bandiera rossa sul cremlino. tutto documentato da un ricco apparato iconografico tratto dalla straordinaria produzione di grafici e artisti del tempo.
"la creativita` e` il carattere distintivo della nostra specie e ha come fine ultimo la comprensione di noi stessi." cosi` wilson avvia la sua analisi delle discipline umanistiche e dei rapporti che le collegano a quelle scientifiche. ripercorrendo l`evoluzione della creativita` dai nostri antenati primati fino ai moderni esseri umani, "le origini della creativita`" mostra come le discipline a contenuto umanistico, sospinte dall`invenzione del linguaggio, abbiano svolto un ruolo cruciale nel definire la nostra specie. esplorando una molteplicita` di esperienze creative, dall`istinto di creare giardini all`uso delle metafore e dell`ironia nel discorso, fino alla forza della musica, wilson auspica la nascita di un nuovo e duraturo illuminismo, nel quale l`amalgama dell`ambito scientifico e di quello umanistico ci garantira` una conoscenza piu` approfondita della condizione umana, chiarendo in ultima analisi quale sia stata la sua origine.
nella trilogia "sfere", peter sloterdijk evidenzia l`interesse della teologia speculativa per quella che viene ritenuta la smisurata grandezza di dio, al quale e` assegnato il ruolo di protezione assicurativa per l`anima. questa funzione, celata in ogni religione monoteistica, costituisce l`orizzonte di significato in cui prendono posto gli esseri umani e il mondo. alla fine del xix secolo, la "morte di dio" priva la fede di forza, di oggetto e di salvezza. nel suo nuovo libro, sloterdijk si chiede quali siano state le ripercussioni di questa svolta sulla contemporaneita`: una filosofia senza effetti reali? un cambio di mentalita`? una diversa capacita` di diagnosticare gli accadimenti? che cosa ne e` dell`essere umano, se l`uno che da` senso alla sua vita non e` piu` dio ma il mondo stesso? la ricerca si inquadra in una logica di continuita` con il lavoro di sloterdijk sull`eta` contemporanea come periodo segnato da una complessita` e da una complicazione crescenti. per questa sua natura, essa coinvolge la teologia e la filosofia, la politica imperialistica dell`occidente, gli influssi degli sviluppi culturali, l`impatto dei progressi scientifici e tecnologici.
considerato un classico della letteratura psicoanalitica, il libro prende in esame il modo in cui il soggetto umano registra le proprie esperienze iniziali dell`oggetto. e questa l`ombra dell`oggetto che ricade sull`io lasciando tracce della sua esistenza nell`adulto. l`oggetto puo` gettare la sua ombra senza che il bambino sia in grado di elaborare questo rapporto con rappresentazioni mentali o con il linguaggio, come avviene per esempio quando un genitore usa il bambino per contenere le identificazioni proiettive. anche se sappiamo qualcosa del carattere dell`oggetto che ci influenza, possiamo non averlo ancora pensato. il lavoro della psicoanalisi clinica, in particolare quello sui rapporti oggettuali nel transfert e nel controtransfert, sara` in parte centrato sull`emergere nel pensiero dei piu` antichi ricordi dell`essere e del mettersi in rapporto. questa caratteristica della psicoanalisi, del rivivere con il linguaggio cio` che e` conosciuto ma non ancora pensato, e` l`argomento del libro.
la farfalla e` la scienza come noi oggi la conosciamo. essa e` nata dalla crisalide della filosofia, un intreccio di modi di pensare spesso rivali tra loro, comunque capaci di influenzare la nostra vita associata. ma quattro secoli fa la scienza ha cominciato a ribellarsi al dominio della filosofia, a conquistare una sua autonomia e a rappresentare una costellazione di discipline che vanno dalla fisica all`intelligenza artificiale. tra i due approcci, quello filosofico e quello scientifico, si e` cosi` spalancato un abisso, che pare difficile colmare. ma ne vale davvero la pena? edoardo boncinelli sostiene che la crisalide e` stata ormai abbandonata da una scienza che procede in piena indipendenza. cosa resta, allora, ai filosofi?
inseguire i foliage, frugarne tra gli alberi le manifestazioni, attenua i timori dell`inverno che incombe. girovagare in autunno nei boschi, in pianura, in montagna, sulle colline, offre momenti di grande bellezza e consolazione. il termine foliage invita a vagabondare alla ricerca del trascolorare delle foglie in sfumature pregne di solarita`, ad ammirarle concedendosi tempo. il mutamento della natura diventa stile di vita, arte della contemplazione e dell`attesa; il tema della fugacita` e` inteso non come fonte di tristezza ma come rinnovato desiderio di vita. un viaggio alla scoperta della luce che anche i bagliori autunnali emanano, illustrato dai dipinti dedicati all`autunno dai grandi pittori, da monet a gauguin, da van gogh a schiele.
questo libro puo` essere considerato un compendio aggiornato della rivoluzione che chomsky ha portato nella linguistica. in particolare, sono qui messe a tema tre domande fondamentali: che cos`e` il linguaggio umano? quali sono le caratteristiche specifiche di questo codice di comunicazione che, a differenza di quello degli altri esseri viventi, permette a qualsiasi persona di ricombinare un insieme limitato di elementi discreti (le parole) generando un insieme potenzialmente infinito di espressioni (le frasi)? e possibile ripercorrerne l`evoluzione, ammesso che di evoluzione sia lecito parlare? chomsky affronta questi interrogativi attraverso una trattazione, dettagliata ed esauriente ma al contempo sintetica, ricca di notazioni storiche e filosofiche e accessibile a chiunque nutra interesse per la natura e la struttura del linguaggio umano pur senza avere conoscenze tecniche preliminari.
un tempo la politica estera, per le persone di sinistra, era relativamente semplice. le persone di sinistra erano per l`abbattimento del capitalismo e per la sua sostituzione con un`economia pianificata centralmente. erano a favore degli operai contro gli interessi finanziari e a favore dei popoli colonizzati contro i poteri imperiali. ma oggi il capitalismo neoliberale sta trionfando e il movimento operaio e` in declino. i movimenti di liberazione nazionale hanno prodotto nuove oppressioni. una politica anti-imperialista applicata meccanicamente puo` trasformare le persone di sinistra in apologeti di gruppi moralmente aberranti. secondo michael walzer, la sinistra non puo` piu` assumere posizioni automatiche, ma deve procedere da principi morali chiaramente articolati. le persone di sinistra dovrebbero pensare alla scena internazionale - all`intervento umanitario e al governo mondiale, alla disuguaglianza globale e all`estremismo religioso - alla luce di un insieme coerente di valori politici di fondo.
il nostro tempo e` inquinato dal rumore. pare che il desiderio di distrazione abbia vinto la partita: difficile trovare un luogo in cui il silenzio non sia rotto da qualcuno che schiaccia un pulsante e lo distrugge. per non dire dei dispositivi elettronici. prima dell`avvento degli smartphone ci si parlava a tavola, sui tram, durante una passeggiata. adesso, si leggono le e-mail o si manda un sms, buttando la` qualche parola per dimostrare agli altri che esistono. in questo frastuono frenetico, diventa difficile ascoltare la parte piu` vera di se`. come forma di resistenza nasce allora l`aspirazione al silenzio attraverso la disconnessione, il ritiro in luoghi isolati e il camminare, che conosce un successo prodigioso. david le breton mostra come il silenzio sia oggi un bene comune da riconquistare, nella conversazione, nella dimensione politica, nella spiritualita` e nella religione. il silenzio e` un valore necessario al legame sociale e una sorta di profondo respiro che placa la nostra inquietudine.
oltre a delineare le caratteristiche della dislessia, le sue basi cognitive e i problemi associati, il libro sfata alcune false credenze e fornisce a genitori, insegnanti e professionisti indicazioni su quando e come intervenire per affrontare il problema. spiega inoltre come muoversi all`interno delle normative vigenti per assicurare ai bambini con dislessia un percorso scolastico adeguato. ampio spazio e` dedicato all`attivita` degli insegnanti, proponendo strategie per individuare il problema precocemente, fin dalla scuola dell`infanzia, quando gia` possono essere riconosciuti campanelli d`allarme ed elementi di rischio. anche quando i bambini cominciano a manifestare problemi di lettura, scrittura e calcolo nella scuola primaria possono essere utilizzate le attivita` indicate per favorire il recupero delle abilita` di apprendimento ed evitare un eccessivo ricorso a percorsi diagnostici specialistici. infine, il libro presenta la prospettiva di un bambino, di un genitore e di un insegnante che, con la loro testimonianza in prima persona, evidenziano cosa rimane ancora da fare a livello educativo e istituzionale.
che cosa sono i suoni? messaggeri di informazioni cruciali per il riconoscimento degli oggetti che ci circondano o entita` evanescenti e distinte da essi? perche`, pur essendo sempre sommersi da suoni di cui non siamo consapevoli, ci accorgiamo immediatamente della loro assenza nelle situazioni di piu` totale silenzio? come li percepiamo? dove si trovano? e qual e` la loro dimensione temporale? queste sono alcune delle domande a cui risponde "il suono", un`introduzione a temi che possono interessare tanto il lettore esperto quanto quello curioso. scoprire cosa si nasconde dietro la percezione uditiva rivela il fascino di una modalita` sensoriale davvero sorprendente che da` accesso al misterioso regno del suono e della musica.
quando si trovano ad affrontare situazioni sgradite come fare i compiti o andare a dormire, oppure discussioni sul tempo consentito per stare davanti alla tv o al pc, i bambini si fanno prendere spesso dalla rabbia o si chiudono a riccio, adottando un comportamento reattivo. gli adulti di riferimento possono contrastarlo favorendo lo sviluppo di uno yes brain, di un atteggiamento di apertura e curiosita` nei confronti degli altri e della vita; possono alimentare la capacita` di dire si` al mondo e di accogliere tutto cio` che la vita ha da offrire, anche nei momenti difficili. i bambini ricettivi, rispetto a quelli reattivi, sono piu` curiosi e ricchi d`inventiva, maggiormente portati a osare e a esplorare, meno preoccupati di commettere errori. sono anche piu` competenti sul piano delle relazioni, piu` inclini alla flessibilita` e alla resilienza davanti alle avversita` e alle emozioni intense. in questo volume, gli autori forniscono a genitori e operatori gli strumenti (idee, strategie, "piani d`azione") per accompagnare i bambini di ogni eta` nel percorso verso una positivita` ricca di straordinari benefici.
come siamo arrivati ad avere una mente? anche se la nostra comprensione dei meccanismi interni delle proteine, dei neuroni e del dna si e` approfondita, la questione dell`origine della mente e` ancora in gran parte un mistero. la situazione sta cambiando, afferma dennett. in "dai batteri a bach", la sua esplorazione piu` esauriente del pensiero evoluzionistico, mostra come una mente capace di comprendere possa essere emersa dai processi non intenzionali della selezione naturale. in parte thriller filosofico e in parte audace congettura scientifica, questa pietra miliare amplia temi che hanno sostenuto la leggendaria carriera di dennett in posizione di primo piano nel pensiero filosofico. nel suo stile inimitabile, in cui si mescolano arguzie ed esperimenti mentali affascinanti, dennett spiega che un cambiamento cruciale avvenne quando gli esseri umani svilupparono la capacita` di condividere memi, ossia modi di fare le cose non basati sull`istinto genetico. il risultato, una mente che non solo percepisce e controlla, ma puo` creare e comprendere, fu quindi plasmato in gran parte dal processo di evoluzione culturale. postfazione di maurizio ferraris.
che cosa e` stato il maggio 68? lo sguardo straordinariamente acuto di edgar morin sugli eventi di quel mese cruciale (universita` occupate, agitazioni, barricate, scontri) restituisce un`immagine vivida dell`amalgama che da` origine alla protesta. sempre intrecciando istanze libertarie e velleita` rivoluzionarie, conflitto generazionale e lotta di classe, il movimento studentesco e giovanile di quell`anno apre una faglia, una breccia, dentro la quale si riversano processi innovativi: la parita` uomo-donna, la difesa delle minoranze, la coscienza ecologica, l`esigenza di riappropriarsi delle scelte di vita. la rivolta studentesca e giovanile del maggio non sfocia, secondo morin, in una rivoluzione politica o sociale, ma annuncia un rinnovamento culturale e antropologico. la crisi che provoca non e` una crisi politica ma una strisciante crisi di civilta`, di quella "civilta` del benessere" ancora trionfante negli anni immediatamente precedenti il 1968.
l`ipotesi di latour e` che non si possono comprendere le posizioni politiche degli ultimi cinquant`anni se non si attribuisce un posto centrale alla questione del clima e della sua negazione, di cui donald trump non e` che il simbolo piu` conosciuto. e questo che spiega l`esplosione delle ineguaglianze, l`ampiezza della deregulation, la crescita del populismo. siamo entrati nell`epoca di un profondo disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi umani come terreno di vita, reagendo alle nostre azioni con sconvolgimenti climatici globali. per contrastare tale politica, occorre tracciare una nuova rotta e dunque disegnare una mappa delle posizioni imposte da questo nuovo paesaggio, avendo come obiettivo un mondo diversamente abitabile per se` e per i propri figli.