saggi, articoli, discorsi, interventi danno forma a
il giovane michel flavent ha due miti: il primo e` michael delaney, lo steve mcqueen del film le 24 ore di le mans, l`altro e` suo fratello jojo (joseph), che ha scelto il carbone anziche` la terra, diventando minatore a lie`vin. la notte di santo stefano del `74 i due fratelli sfrecciano sul loro motobe`cane tra le strade ghiacciate che portano ai cancelli del pozzo 3-bis. insieme si sentono invincibili. il giorno successivo la miniera tace, oltre quaranta minatori sono morti nelle viscere della terra e jojo, che era tra loro, si spegne in ospedale il 22 gennaio per le ferite riportate nell`incidente. gli anni passano e il mondo sembra dimenticarsi di quanto accaduto a lie`vin. michel fugge dal nord, trova lavoro a parigi, si sposa, conduce una vita apparentemente felice... fino a quando muore la moglie e allora decide di tornare per pareggiare i conti con chi aveva ucciso il fratello, per rispondere all`accorato appello di un padre morente:
claudia impara fin da piccola a diffidare dei poliziotti, a non esprimere chiaramente le proprie inclinazioni o le preferenze per le materie umanistiche, a mimetizzarsi nel conformismo dominante per non farsi notare. ma per lei, la vita nella ddr, la germania dell`est, e` tutt`altro che normale perche` e` cresciuta in una famiglia vicina agli ambienti della dissidenza politica, figlia di genitori impegnati nella difesa dei diritti civili. in un originale romanzo autobiografico a episodi che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita della germania dell`est, claudia racconta la propria quotidianita` all`ombra del muro (con gli occhi sempre vigili della stasi) tra assurde vessazioni e persecuzioni ma anche speranze, innocenze, sorrisi, i primi amori, le manifestazioni. fino a quando il muro crolla e...
un dantista e un disegnatore si sono incontrati nella commedia. l`hanno percorsa camminando insieme, talvolta da soli e talvolta immersi in migliaia di voci: quelle dei personaggi e delle storie che la popolano, quelle di chi l`ha letta e commentata lungo i settecento anni che ne separano la creazione da noi e anche quelle che, in un certo senso, hanno parlato a dante. ne e` scaturito un viaggio per immagini e parole. la terzina simbolo di ciascun canto diventa, ogni volta, sintesi e commento originale del testo, si fa disegno e ci permette di scoprirne valore e attualita`. un modo nuovo per gettarsi nel capolavoro di dante, nel sapere di un`epoca e nella sua eredita`, e coglierne gli innumerevoli rimandi al nostro tempo e al nostro sentire.
beto, moco, carlos e manu hanno quindici anni e frequentano un istituto religioso nella lima degli anni novanta. condividono l`amicizia, il risveglio delle prime curiosita` sessuali e hanno imparato a lottare per tenere nascoste le proprie fragilita` ai coetanei, difendere il proprio territorio e fuggire dai rispettivi e complicati ambienti famigliari. ma la loro adolescenza e` fatta anche di violenza, prevaricazione, di rabbia irrazionale, fino a quando, una notte, decidono di ribellarsi anche contro il mondo degli adulti e della scuola, ossia contro il mondo intero... santiago roncagliolo ci conduce - con grande maestria nella gestione della suspense e dell`indagine psicologica, alternata a una buona dose di ironia e umorismo - in un viaggio all`indietro nel tempo attraverso le voci dei protagonisti che, dopo molti anni, si ritrovano a raccontare di quella notte in cui hanno perso definitivamente la loro innocenza, infrangendo le barriere tra il bene e il male. un romanzo che e` ritratto di una generazione confusa e spaesata tra benessere, violenza e ricerca di un posto nel mondo, ed e` anche indagine sociale, affresco storico, istantanea di un peru` segnato dalla guerra civile.
nella romania degli anni settanta, oppressa dal regime di ceau?escu, i giovani sposi alina e liviu, entrambi insegnanti, si ingegnano a incanalare come meglio possono la propria vita nelle strettoie della dittatura. ma un giorno il fratello di liviu fugge all`ovest e, poco dopo, alina si rifiuta di denunciare una sua piccola allieva per il possesso di una rivista proibita. la coppia entra cosi` nel mirino delle forze governative, e le loro carriere, insieme al matrimonio, cominciano a sgretolarsi. non resta che scappare dunque, anche per provare a salvare quel che resta della loro felicita`. con una madre che non la appoggia e la securitate determinata a distruggere le loro vite, alina decide di rivolgersi a zia theresa, moglie di un esponente del partito e depositaria di antichi e magici rituali popolari... e sara` la magia a dare una sterzata alle vite di tutti. sophie van llewyn ci regala un romanzo intenso e commovente, a tratti ironico, pieno di ritmo e magia, capace di far convivere bellezza e orrore, di raccontarci la vita nella romania comunista e allo stesso tempo di svelarci il mondo di alina, in cui si respira amore, incertezze, coraggio e speranza in un futuro di felicita`.
nel 1934, la pittrice christiane ritter lascia la sua comoda vita in austria e si reca nella remota isola artica di spitsbergen, per trascorrervi un anno assieme al marito. pensa che sara` un viaggio rilassante, un`opportunita` per rimanere accanto "al tepore della stufa, e limitarmi a sferruzzare, dipingere guardando fuori dalla finestra, leggere libroni nella calma piu` remota e soprattutto dormire a volonta`". ma quando christiane arriva a destinazione si ritrova di fronte a qualcosa di molto meno bucolico e romantico: una capanna piccola e sgangherata, posta sulla riva di un fiordo solitario a centinaia di miglia di distanza dall`insediamento piu` vicino con la necessita` di combattere ogni giorno con gli elementi della natura per sopravvivere. all`inizio christiane e` inorridita dal gelo indescrivibile, dal paesaggio immerso in un sempre piu` lungo crepuscolo, dalla mancanza di ogni attrezzatura e della minima comodita`, dall`assenza di rifornimenti... ma col passare del tempo, dopo incontri con orsi e foche, volpi artiche, lunghe camminate sul ghiaccio e mesi al termine della notte senza fine, si ritrova innamorata dell`artico ostile, della sua bellezza irreale, conquistando cosi` un grande senso di pace interiore e una rinnovata riconoscenza verso la sacralita` e la bellezza della vita.
amal e hammoudi sono giovani, belli, privilegiati e credono nella rivoluzione del loro paese: la siria. ma all`improvviso perdono tutto e devono lottare per sopravvivere. e fuggire.
"l`amore al tempo dei cambiamenti climatici" racconta una storia del villaggio globale che chiamiamo terra, l`illogicita` del razzismo e le vie imprevedibili del cuore e come tutti abbiamo paura dei cambiamenti senza renderci conto che attorno a noi di sta verificando il piu` grande cambiamento di sempre... tomas, viaggia per partecipare a una conferenza che si svolge a bangalore. e un uomo che fatica a ritrovarsi dopo il divorzio, uno scienziato costretto dal frenetico mondo globalizzato a imparare a lavorare con gli altri e a sopprimere la sua individualita` per il bene delle sue ricerche. un incontro piu` o meno casuale con un`attraente partecipante indiana alla conferenza gli apre una notte di intensa passione, sia in termini di sesso che di conversazione. il finale giocoso dell`autore lascia molto all`immaginazione del lettore che puo` decidere cosa sia realmente successo.
il suo nome e` abel nema. l`hanno trovato in fin di vita appeso a testa in giu` in un parco cittadino. e un uomo bello, silenzioso e capace di parlare perfettamente dieci lingue senza tradire il suo accento. si dice che sia un genio, ma a cosa serve esserlo se la tua vita e` cambiata cosi` tanto che nessuno e` piu` in grado di riconoscerti, e nemmeno tu sai piu` qual e` il tuo posto nel mondo? tutti i giorni di tere`zia mora, salutato in germania come uno dei casi letterari piu` importanti degli ultimi anni, ci porta alla scoperta di un personaggio unico, iconico, quasi biblico, di cui sappiamo poco. sappiamo che abel nema e` fuggito da una guerra civile, da un paese che non esiste piu`, e che e` approdato nella citta` occidentale di b. dove vive a contatto con un`umanita` che gli somiglia: musicisti balcanici, bande di ragazzini rom, ma anche la dolce mercedes - che lo sposa con l`intento di salvarlo - e il suo bizzarro bambino omar che ha rinunciato a un occhio in cambio della saggezza...
quando alessandro magno mori` all`eta` di trentadue anni, il suo impero si estendeva dal mare adriatico a ovest fino all`india moderna a oriente. in un insolito compromesso, i suoi due eredi - un fratellastro, filippo iii, e un figlio, alessandro iv, nato dopo la sua morte - ottennero insieme la sovranita`. ma sei dei generali macedoni di alessandro, spinti dalla loro stessa sete di potere e dalla leggenda secondo cui alessandro avrebbe lasciato il suo regno "al piu` forte", lottarono per conquistare la supremazia. forse il loro avversario piu` affascinante e infido era l`ex segretario greco di alessandro, eumene di cardia, ora generale egli stesso, che sarebbe stato il fattore determinante nelle precarie fortune della famiglia reale. james romm, professore di letterature antiche al bard college, fa rivivere la competizione spietata e la lotta per il controllo del piu` grande impero del mondo greco.
dopo la morte della nonna, mona decide di tornare in iran per un ultimo saluto a quella donna testarda, orgogliosa, con la battuta sempre pronta - e spesso inappropriata - sulle labbra. il paese che trova e` una terra ormai inafferrabile, in parte sconosciuta, da lasciare in fretta per tornare alla solita vita di colonia con il lavoro da ghostwriter e le serate nei club musicali. ma l`incontro con un vecchio amore e un viaggio a bam - l`antica citta` che dopo un disastroso terremoto e` solo il fantasma di cio` che era un tempo - cambia ogni cosa. quella visita si trasforma in un confronto inatteso con le proprie origini e la storia di famiglia, con segreti di cui e` sempre stata all`oscuro. attraverso sedici parole, una per ogni capitolo del romanzo, nava ebrahimi ci conduce in un viaggio magico e poetico nel cuore di un paese pieno di silenzi ed enigmi. si muove tra infanzia ed eta` adulta, racconta un mondo di donne forti, misericordiose e talvolta crudeli, di uomini e sogni, di sconfitte e dignita`, di fughe e amori nascosti.
alla fine del congresso di vienna, nel 1815, una piccola porzione di territorio vicina a aquisgrana scivola dimenticata - e indivisa - tra le mani dei rappresentanti degli stati europei. sia la prussia sia i paesi bassi la rivendicano ma senza mai riuscire a trovare un`intesa. prende forma cosi` uno stranissimo accordo provvisorio che finira` per durare oltre cent`anni. questa e` la storia del moresnet neutrale che conta una superficie di 3,4 chilometri quadrati e che resiste a ogni tentativo di spartizione e annessione. allo stesso tempo non solo diventa un caso politico e di diritto internazionale ma anche fucina di fiorente economia, sperimentazioni filateliche e persino linguistiche, crocevia di fatti e costumi del xix e xx secolo e anche eldorado per avventurieri, contrabbandieri, giocatori e sognatori di ogni genere. la storia politica, sociale e culturale dell`europa e` davvero indimenticabile se vista e raccontata dall`angolo visuale di moresnet. il tutto in un libro vivace, colto e divertente che e` allo stesso tempo viaggio, omaggio, trattato di costume, reportage e saggio, racconto di un mondo scomparso, di una terra e di uomini che vivono letteralmente su quattro confini.
una famiglia di artisti della repubblica ceca viaggia per l`europa esibendosi in festival teatrali. di fronte al crescente risentimento verso gli stranieri, il padre, la madre e i due figli decidono di ritornare in patria e stabilirvisi. ma il viaggio si rivela ben piu` complicato del previsto e prima di raggiungere le agognate rive del fiume sazava si imbattono in una serie di disavventure tra le quali la guerra russo-ucraina di crimea. talvolta pero` casa non fa rima con pace e questo vale soprattutto per il capofamiglia che viene accusato di aver ucciso il suocero. inizia cosi` un`altra fuga, questa volta attraverso la regione, che li catapultera` tra prostitute, strozzini, zingari, teppisti, ubriachi, delatori... il tutto coronato da un finale con tanto di matrimonio, bordello, polizia e carro armato russo.