
angela merkel ha avuto la responsabilita del governo della germania per sedici anni, durante i quali, con il suo operato e il suo atteggiamento, ha segnato la politica tedesca, europea e internazionale. nelle sue memorie, ripercorre la sua vita in due stati tedeschi fino al 1990 nella ddr, dal 1990 nella germania riunificata. com?e riuscita, lei, donna dell?est, ad arrivare al vertice della cdu e a diventare la prima cancelliera della germania unita? che cosa l?ha guidata? in "liberta" angela merkel descrive la vita quotidiana nella cancelleria, cosi come i giorni e le notti drammatiche in cui a berlino, a bruxelles e altrove si e trovata a prendere decisioni di enorme portata. traccia le linee del cambiamento nella cooperazione internazionale e rivela la pressione che grava oggi su donne e uomini di governo quando si tratta di cercare soluzioni a problemi complessi in un mondo globalizzato. ci conduce dietro le quinte della politica internazionale e mostra l?importanza, ma anche i limiti, dei colloqui personali. questa sua autobiografia e una riflessione sulle condizioni dell?azione politica in un?epoca di scontro sempre piu accentuato, e una lente unica per guardare nel cuore del potere ed e soprattutto un potente appello a favore della liberta.

per oltre un secolo, gli esploratori che si erano avventurati nella foresta dell`honduras raccontavano di aver intravisto nel fitto della vegetazione i bianchi contrafforti di una citta` perduta. nel marzo 1016, gli archeologi hanno annunciato di aver scoperto i resti di un antico insediamento: piramidi di pietra, piazze, un deposito di manufatti di pietra... sara` la citta` del dio scimmia di cui favoleggiano gli indios e i primi conquistatori? per gli studiosi - e per l`autore, che e` partito con loro per vedere coi propri occhi - sarebbero diverse le "citta` perdute" ancora sepolte sotto la foresta della mosquitia, resti di quella che forse era un`intera, e finora sconosciuta, civilta`.

prima o poi nella vita succede a tutti: di fronte a una decisione che ci sembra impossibile da prendere, all`improvviso, quasi miracolosamente, ogni tassello trova il suo posto. la soluzione e` semplice e soprattutto e` sempre stata li`, a portata di mano. ma cos`e` questa illuminazione? come arriviamo alla scelta che con il senno di poi ci pare l`unica giusta, l`unica possibile, l`opzione che, se ignorata, tornera` a tormentarci a lungo? per hannah monyer e martin gessmann la risposta e` semplice: grazie alla memoria. partendo da due punti di vista completamente diversi - quello della neurobiologia e quello della filosofia - i due autori ripensano in modo anticonvenzionale la struttura della memoria, che non esiste per nascondere il vissuto dentro i suoi "cassetti", ma per rielaborarlo costantemente. le informazioni rilevanti possono cosi` sovrascrivere quello che c`era in principio. questa prospettiva rivoluzionaria ci offre una nuova comprensione del "lavoro" quotidiano del ricordare e, soprattutto, del dimenticare: tracciare la strada verso il futuro. "l`uomo non ha a disposizione altre facolta` in grado di gestire un compito cosi` complesso e delicato."

cos`e` l`orizzonte se non un invisibile spazio mentale che segna i limiti del visibile aprendo lo sguardo verso una dimensione spirituale? i due cicli di lavori rappresentati nel volume partono da questa riflessione. "transition giorgio morandi" si ispira alla pittura di giorgio morandi, dove gli oggetti perdono il significato originario divenendo presenza misteriosa che lascia il posto alla linea orizzontale, limite ultimo dello sguardo e metafora dell`infinito. "transition are you still there" si concentra su una delle piu` grandi architetture della storia, le piramidi, di cui viene indagato l`orizzonte, confine misterioso tra terra e cielo, alla ricerca dell`intimo segreto che vive in ciascuno di noi.

il ritratto di un uomo libero che ha scelto di essere giornalista, esploratore della vita e viaggiatore attraverso la sua voce, le fotografie, gli oggetti e i libri amati.

la chitarra e` uno degli strumenti musicali piu` amati, versatili e diffusi al mondo: conta milioni di appassionati, principianti o esperti, che spesso rasentano il fanatismo, e un repertorio che spazia dalla musica classica al jazz, dal funky al rock. questo volume e` una guida per orientarsi fra tutti i modelli disponibili, apprezzare le differenze tra una stratocaster e una telecaster, una danelectro e una d`angelico, una gold-top e una arch-top, e imparare tutto sulla fender stratocaster dipinta a mano da george harrison e usata nel magical mystery tour, sulla lucilie di b.b. king o sulla gretsch nashville di brian setzer. tutto cio` che bisogna sapere e in piu` la storia di ogni strumento, gli aneddoti e le curiosita` sui grandi chitarristi, i dettagli tecnici e le stravaganze.

nell`estate del 1968, l`anno dopo l`uscita di "sgt pepper`s lonely hearts club band" e durante la registrazione del "white album", i beatles erano all`apice della loro fama internazionale. l`eta` dell`innocenza era ormai alle spalle. il malcontento a livello politico si andava diffondendo e i fab four erano diventati le icone di una generazione inquieta. nel luglio di quell`anno invitarono don mccullin a passare una giornata insieme per fare un nuovo servizio fotografico. mccullin era un fotografo di guerra, famoso per i suoi reportage nelle zone calde del pianeta, ed era appena tornato dal vietnam. lui stesso fu sorpreso da quella richiesta. li incontro` domenica 28 luglio negli studi del "sunday times" e scatto` foto a colori per una copertina di "life". piu` tardi, quel giorno, che verra` poi ricordato nella storia dei beatles come il "mad day out", mccullin consumo` circa quindici rullini vagabondando con loro nella capitale inglese, fra old street e limehouse, per approdare a casa di paul a st john`s wood. l`esistenza di queste foto era nota, ma fino a ora molte erano rimaste inedite e vengono pubblicate per la prima volta in questo libro. per la generazione che ha attraversato quegli anni, questi scatti sono la memoria struggente di una gioventu` perduta, per i piu` giovani raccontano una giornata che e` un pezzetto di storia. l`immagine piu` sconvolgente e` una foto, pensata da john lennon, in cui e` proprio lui a fingersi morto. (presentazione di paul mccartney)

un ambizioso viaggio nella cultura. ma quale cultura, e soprattutto quella di chi? e partendo da questa domanda che donald sassoon, in una monumentale analisi comparativa delle opere che hanno costruito l`immaginario europeo degli ultimi secoli, smantella la tradizionale distinzione tra cultura alta e bassa. con l`occhio penetrante dello storico ne ripercorre lo sviluppo: da un mondo quasi analfabeta, disseminato di blocchi di conoscenza isolati da comunicazioni imperfette, fino a un presente interconnesso in cui un sapere fluido e` accessibile a tutti. in particolare negli ultimi anni abbiamo assistito a un`esplosione dei consumi e la cultura si e` rideclinata "come impresa e come professione": produce e distribuisce i propri artefatti su un mercato di massa, che si tratti di carta stampata, radio, cinema, televisione, fino alle piu` recenti tecnologie digitali. partendo da questa concezione allargata e moderna di un concetto antico, sassoon analizza i pezzi piu` amati del repertorio culturale dell`intera europa, spaziando con naturalezza dal romanzo storico di walter scott alle strisce comiche di asterix, dalle opere di verdi ai brani pop scaricabili da internet, da quo vadis? a harry potter, da godard a dallas. perche` la cultura vive e si evolve nutrendosi di se stessa, in un continuo trasformarsi che conosce si` improvvisi scarti di gusto, ideologia, morale, ma in fondo oscilla continuamente tra la citazione e la dissacrazione.

l`unica raccolta completa delle tragedie di eschilo ando` bruciata con il resto della biblioteca di alessandria nel 640, a causa di un califfo che riteneva blasfeme le opere in contrasto con la parola di allah e superflue le altre. in preda a un delirio religioso, gogol` brucio` di propria mano il seguito delle "anime morte". le memorie di lord byron furono invece distrutte dal suo editore, spaventato dallo scandalo che avrebbero suscitato. la storia della letteratura e` fatta anche di libri perduti per sempre. in questo volume, stuart kelly racconta le decine di modi, tragici o bizzarri, in cui un capolavoro puo` scomparire. sotto un certo aspetto - afferma - un libro perduto diventa molto piu` intrigante, perche` vive nell`unica dimensione in cui un`opera puo` essere perfetta: quella dell`immaginazione.




il termine antisemitismo e` stato usato per la prima volta nel 1879 da un giornalista viennese; ma il particolare odio nei confronti degli ebrei e` molto piu` antico e ha accompagnato, in forme piu` o meno violente ed esplicite, duemila anni di cristianesimo. in questo studio, bernard lewis ne illumina i connotati e la storia, fino alla sua manifestazione piu` estrema: il tentativo nazista di cancellare l`intero popolo ebraico. ma per un triste paradosso, il virus antisemita, che sembra circoscritto all`interno della cristianita`, ha infettato l`islam, che per secoli ne e` stato immune. questo nuovo antisemitismo, alimentato dal conflitto arabo-israeliano che a sua volta lo alimenta, potra` essere combattuto solo dalla risoluzione di questo conflitto.


dopo aver scritto "le regole" per aiutare le donne a trovare e conquistare l`uomo giusto, le autrici propongono "le regole per il matrimonio". ispirato agli stessi principi del precedente, il volume risponde all`inevitabile domanda che si pone ogni seguace delle regole: "adesso che l`ho trovato, come faccio a tenerlo stretto e a far funzionare il matrimonio?". questo nuovo manuale ha l`ambizione di aiutare ogni donna a passare dall`abito bianco alle nozze d`oro mantenendo intatte famiglia e dignita`.