
nove storie di fantasmi nelle quali ueda akinari (1734-1809) riprende spunti cinesi e motivi del folclore, del romanzo e del teatro giapponesi, rielaborandoli in situazioni originali. ma questi elementi sono solo parte dell`intuizione poetica e della capacita` dell`autore di trasformare le sue sue storie in racconti dove il ricorso al soprannaturale e` soprattutto in funzione estetica, la paura e` mitigata dalla poesia, e quando "cantano i fagiani e combattono i draghi" il brivido dell`orrore si accompagna all`emozione della bellezza.

nagai kafu e` uno dei grandi nomi della letteratura giapponese moderna. sensibile al fascino della cultura occidentale e` vicino al naturalismo francese anche se della lezione di zola gli resteranno soprattutto la precisione per il dettaglio e un amore per la descrizione che diventa raffinata letteratura. in risposta alla frenesia del tempo, la sua scrittura trova rifugio nelle emozioni e nelle atmosfere dei quartieri di piacere, un microcosmo pieno di raffinato edonismo e di nostalgia, ultimo riverbero della cultura tradizionale riproposta come modello di una nuova creativita`.
