possibile che un pericoloso killer si aggiri indisturbato nelle impervie eppur domestiche alte langhe piemontesi? parrebbe di si`, dato che fra residenze di campagna, calici di sauternes, bagna cauda e barbera, fastosi o scombinati matrimoni, avvenenti - o meno, alcune parecchio meno - signore firmate, pattuglie della polizia, castelli aviti, cascine crollate, lugubri marchesi, giovani formaggiai, astuti pataccari, vedove, cani, gatti, caprioli, cinghiali, volpi, tassi e ghiri, boschi, pizzerie, barche in costruzione nel porto dei savona, scrittrici fasulle e giovinastri di paese, atavici odii fra vicini e patrimoni trafugati (ma altri solidissimi), un assassino misterioso semina in una manciata di ore una serie di sanguinosi omicidi. una commedia nera, nerissima, e un inestricabile rompicapo di mezza estate (giugno, tempo stupendo, nelle piu` grandiose e segrete colline del nord italia) risolto, com`e` naturale, dal flemmatico maresciallo giuseppe (beppe) buonanno comandante della stazione cc di monesiglio coadiuvato da sebastiano guarienti, noto - molto noto agli affezionati lettori della saga farinettiana sceneggiatore nato a bra (cn). finale, dunque nella tradizione. forse. |