
all`alba, dal terrazzino di una camera d`albergo, un uomo scruta la collina in cerca di un gruppo di case, il paese in cui e` nato. presenze invisibili lo assediano e lo spingono in un viaggio a ritroso nel tempo. ed eccolo bambino nel povero borgo ligure di mollicciara, nei giorni sereni del gioco, fino allo scoppio della guerra "voluta dal ducione di forli`". in casa, l`esultazione del padre d`incrollabile fede fascista che si scontra con l`antico orrore per la violenza, saldo nel sangue della madre in parte ebreo. il baratro di silenzio che si spalanca tra i due genitori dopo l`8 settembre. e poi il trauma originario - il padre massacrato in quella strisciante guerra civile seguita alla liberazione - che segna per sempre l`autore.

i cavalieri sono cinque amici d`infanzia di estrazione sociale e di etnie differenti. due di loro sono figli della rivoluzione castrista, mentre altri due sono legati alle tradizioni ancestrali di cuba e praticano la santeria. in epoca di crisi economica escogitano fantasiosi sistemi per guadagnarsi da vivere: c`e` chi apre un ristorante tipico e chi indaga sui casi di priapismo registrati a causa del consumo di un frutto particolare, sperando di fabbricare una sorta di viagra fatto in casa. ma il dramma e` in agguato: il nitro, uno dei cavalieri, ha sposato l`ex ragazza di un boss malavitoso, che per vendetta fa rapire e violentare i due innamorati, mentre il buitre frequenta balordi e delinquenti. non manca un colpo di scena finale.