
nove storie dalla circolarita` perfetta, che ricordano le magistrali architetture di raymond carver. parabole capaci di stupire e disorientare come le trame imprevedibili di donald barthelme. con la sua classica prosa essenziale e nitida, percival everett ritrae in questi racconti l`uomo e la natura, la bellezza, le contraddizioni e l`intrinseco mistero del west rurale. un paesaggio impervio, percorso da animali selvatici, cavalli e pick-up, punteggiato di rare cittadine lungo i rettilinei delle strade provinciali, di isolati ranch e riserve indiane. in questa terra selvaggia, ogni giorno pare scorrere uguale all`altro. puo` succedere che un veterinario venga chiamato per esaminare un cavallo, un ragazzo solitario vada a pesca di trote, un`anziana vedova esca per la sua cavalcata mattutina. donne e uomini impegnati nella loro quotidiana convivenza con la natura. ma in questi racconti di everett niente e` come sembra, e dal tessuto della narrazione affiorano all`improvviso contrattempi, enigmi, inquietudini, apparizioni, quasi che una beffarda fatalita` si divertisse a giocare con la routine e le certezze di ciascun personaggio. eventi ineffabili, spesso incomprensibili, destinati a cambiare la tessa percezione della realta`.

una storia poetica e rivoluzionaria, un romanzo sui sogni capaci di cambiare il mondo. il postino di girifalco e` un uomo schivo e solitario, che ha il dono di saper imitare le grafie altrui e coltiva il vizio di entrare nelle vite dei compaesani leggendo le lettere prima di recapitarle. cosi` un giorno, mentre il lento scorrere della vita di provincia prosegue imperturbabile, una novita` spunta inattesa dal sacco della posta: una lettera insolita, senza mittente, chiusa con un sigillo di ceralacca. una carta d`amore, di quelle preferite dal portalettere, che ha tutta l`aria di nascondere un mistero. e il 1969, l`uomo sta per compiere il primo passo sulla luna, e il postino di girifalco, come un moderno mercurio messaggero degli dei, si prepara alla sua missione: svelare una sciagurata passione e salvare il paese dai traffici loschi del sindaco, che vuole vendere il lussureggiante monte covello per farne una discarica.