il volume propone, in forma narrativa, senza perdere i necessari riferimenti scientifici, una lettura innovativa delle patologie oncologiche che fonde le competenze acquisite in 30 anni di lavoro come medico oncologo con le conoscenze sulla persona, sulla sofferenza e sulla relazione mente-corpo proprie dell`antropologia medica e della psicoterapia transculturale. quello che ne emerge e` un insieme di immagini che percorrono le storie dei suoi pazienti, i loro percorsi di cura, e non ultimo il suo percorso di oncologa in costante ricerca della relazione di senso che lega corpo, mente, societa` e cultura.
l`autore, in queste pagine autobiografiche, rivela i tanti retroscena di importanti battaglie affrontate per rendere piu` umano ed efficiente il servizio sanitario, premiando il merito e le idee e contrastando il malaffare. il linguaggio e` diretto e spigliato, gli argomenti trattati sono trasversali. i capitoli sono organizzati come movimenti musicali e la musica fa parte integrante del narrato, in particolare alcune celebri canzoni di fabrizio de andre`.
nei vari servizi di un dipartimento di salute mentale c`e` sempre quello dedicato ai "pazienti gravi". sottrarsi allo "stress" di dover inventare ogni volta percorsi terapeutici nuovi permette di affrontare le situazioni problematiche sfruttando in maniera agevole e rapida l`esperienza precedente. il lavoro di formazione raccontato nel libro mostra il tentativo di riflettere collettivamente su questo percorso lavorativo e ha per focus gli operatori stessi, il loro rapportarsi di fronte ad una persona problematica, la storia degli interventi fatti, di quelli mancati, nuove idee, altre soluzioni.
l`autrice ricostruisce il pensiero, la vita e le opere di albert schweitzer, medico, musicista, scrittore, nobel per la pace. un viaggio inedito dall`alsazia, sua terra d`origine, al gabon, attraverso i luoghi, le testimonianze, gli aneddoti ed i racconti di chi lo ha conosciuto ed ha collaborato con lui presso l`ospedale in africa.