
un`esistenza spesa a scrivere. scrivere per capire era l`imperativo categorico di leonard cohen: la scrittura come senso della vita, per la quale non ha esitato a sacrificare anche gli amori piu` intensi e passionali che con il loro intrigo lo conducevano inevitabilmente lontano dalla scrivania. eppure l`amore l`ha vissuto: nell`eta` dell`oro a idra con marianne e piu` avanti con suzanne, la madre dei suoi figli, e poi ancora con dominique, rebecca e anjani, donne bellissime e innamorate che, ne` con la dolcezza, ne` con l`astuzia, sono riuscite a trattenerlo. la necessita` di nuove esperienze amorose e` sempre andata di pari passo con il bisogno di indagare la vita attraverso altre direzioni e punti di vista. di trovare finalmente il bandolo che portasse alla comprensione. ogni disillusione lo portava a rinforzare la convinzione che il vero amore non fosse terreno, ma l`attrazione della carne lo riportava a boogie street, metafora per rappresentare il mondo con tutte le sue tentazioni e frivolezze. un`altalena che non ha mai smesso di oscillare, neppure in tarda eta` quando ha continuato a lottare pur di non darsi per vinto.

il libro ripercorre tutti i lavori e gli snodi biografici dei due artisti attraverso un appassionante viaggio fra le pieghe di due esistenze straordinarie, i cui confini oggi valicano ampiamente la luminosa storia dei pink floyd. una cravatta troppo stretta per roger waters, la cui carriera da decenni e` salpata lungo approdi solitari; ma un abito demode` anche per david gilmour, che nel tempo ha anche lui perseguito una personale carriera solista, fra dischi, tourne`e e infinite collaborazioni. le pagine svelano, con medesima devozione, una doppia biografia, parallela o incrociata a seconda dei momenti: la storia comincia in calzoncini corti, ripercorre le tappe fondamentali dagli esordi ai tempi odierni e affronta tutto il mare magnum di progetti, concerti e cambiamenti epocali che hanno visto coinvolti, prima come band, poi separati, due dei piu` importanti interpreti della storia del rock. un lavoro che di entrambe le vite affronta tre fasi: l`infanzia, l`adolescenza e i primi passi che attraverso tortuosi percorsi schiudono le porte all`epopea pink floyd; la parabola del gruppo e gli snodi fondamentali dal 1967 al 1995; tutti i dischi solisti, i concerti e le tourne`e individuali, i progetti "extra floyd" e le numerose collaborazioni dagli anni `70 fino a oggi.

michael jackson e` forse il cantante piu` famoso degli ultimi cinquant`anni, ma paradossalmente anche uno dei piu` fraintesi. jackson e` uno dei pochi bambini prodigio che ha avuto ancora piu` successo da adulto, passando dai trionfi dei jackson five alla maturazione artistica con i the jacksons, fino ai record della carriera solista, culminata con thriller, l`album piu` venduto della storia. michael jackson e` stato il piu` grande performer di sempre, l`unico in grado di eccellere nel canto come nel ballo. ha lasciato un`impronta indelebile nella cultura popolare degli ultimi quarant`anni, percorrendo strade che nessuno aveva intrapreso, trasformando i video in film e innalzando il pop a forma d`arte. i suoi passi vengono insegnati nelle scuole di danza moderna, i suoi album vendono ancora milioni di copie e ogni anno il numero dei fan cresce in modo esponenziale. basta vedere un calzino bianco, un cappello fedora nero e un guanto di strass per associarli ai suoi straordinari passi di danza. divulgativo e insieme rigoroso, michael jackson. la musica, il messaggio, l`eredita` artistica offre una visione articolata dell`artista e dell`uomo, chiarendo gli aspetti controversi, analizzando la discografia, raccontando aneddoti poco conosciuti e i rapporti con altri big della canzone come, ad esempio, madonna, prince e paul mccartney. a dieci anni da quel tragico 25 giugno 2009, quando il mondo si e` fermato per piangere l`improvvisa scomparsa del re del pop, questo libro e` un tributo a un genio della musica, del ballo e dello spettacolo.

eccentrico, visionario, egocentrico, jim morrison ha rappresentato la classica figura del frontman delle rock band anni `60, capace di stupire prima ancora che per la voce, per i suoi atteggiamenti irriverenti nei confronti del suo pubblico e del mondo intero. con i doors ha costituito un fenomeno di straordinaria vitalita` intellettuale che univa spesso musica e poesia in un periodo storico in cui questo connubio era stato sperimentato solo dai poeti della beat generation, che accompagnavano i loro reading con il pulsante be-bop. morrison visse i suoi anni con i doors in modo frenetico, quasi consapevole che la vita gli stesse fuggendo di mano: alcol, droga e sesso furono il suo cibo costante che alternava solo alla musica. il suo viaggio "oltre la percezione" presto non avrebbe avuto ritorno. la sua vita si sarebbe paradossalmente fermata nel momento in cui avrebbe deciso di lasciare la musica per la poesia. successe a parigi in modo plateale e ambiguo, proprio come era stata la sua vita sul palcoscenico. una morte mai chiarita, di cui ancora oggi si vagheggiano ipotesi e strane storie di macabro intrigo. la sua figura di mito maledetto che ha riassunto in se` aspettative, contraddizioni e disillusioni di un`epoca mai finita non ha mai smesso di essere oggetto di culto per intere generazioni.