frutto del lavoro di dieci anni, il volume rappresenta il primo tentativo sistematico di esplorare lo sviluppo delle scienze della vita degli ultimi trecento anni, con particolare riferimento alla storia delle dottrine evoluzionistiche, dei sistemi tassonomici e della genetica.
il saggio "aion" e` del 1951 e insieme a "gli archetipi e l`inconscio collettivo", propone le caratteristiche che formano il fascino dell`opera di jung, un complesso intreccio di esperienza psicoanalitica e di vastissime conoscenze scientifiche e umanistiche.
gli scritti raccolti in questo volume sono dedicati al concetto di archetipo e di inconscio collettivo, che si possono considerare il nucleo centrale della concezione junghiana della realta` psichica, e sono fra gli aspetti piu` noti anche al pubblico generale dell`intera opera di jung.
gli scritti raccolti in questo ottavo volume delle opere sono tutti posteriori alla rottura scientifica con freud ed esprimono il pensiero proprio di jung. alcuni saggi cercano di figurare un modello della psiche fondato sul concetto di libido intesa come energia psichica. altri definiscono le modalita` di emergenza della tendenza all`individualizzazione; altri ancora discutono i ritmi vitali dell`esperienza psichica e i presentimenti inconsci della morte individuali e collettivi. infine i due ultimi testi sulla sincronicita` costituiscono un tentativo di elevare alla dignita` di una ricerca scientifica certi fenomeni di correlazione psicofisica altrimenti inspiegabili dalla scienza cau-salistica.