dopo una lunga malattia, uno scrittore riceve uno strano invito a partecipare a un congresso di scrittori a gerusalemme. in un lussuoso hotel gli autori raccontano - come in un moderno decamerone - una serie di biografie straordinarie: le vite di due giocatori di scacchi europei, di un`attrice porno italiana con velleita` progressiste, di un industriale colombiano in lotta contro i paramilitari, di un meccanico che si salva con una fuga rocambolesca per consumare la sua vendetta, e soprattutto la vita di jose` maturana, pastore evangelico, ex drogato ed ex carcerato, che nel potente linguaggio della strada racconta il tragico itinerario del suo salvatore, un carismatico messia tatuato di miami. poco dopo il suo intervento al congresso maturana viene ritrovato morto nella sua camera: anche se tutto lascia pensare a un suicidio, restano dei dubbi, e il protagonista del romanzo cerca di scioglierli conducendo un`indagine in prima persona che gli rivelera` molteplici versioni della stessa storia.
un giorno, durante una mostra di maschere, beethoven rientra nella vita di eric-emmanuel schmitt. lo scrittore ricorda che un tempo, durante l`adolescenza, ne era appassionato. perche` beethoven si e` allontanato? perche` l`uomo di oggi non prova piu` quelle emozioni, quel romanticismo, quelle tempeste interiori, quella gioia? chi e` scomparso, beethoven o noi? e chi e` l`assassino? al breve saggio fa seguito un racconto, "kiki van beethoven", la storia di una radiosa sessantenne che, grazie alla musica, riuscira` a cambiare la propria vita e quella delle sue tre amiche. una favola sulla giovinezza perduta e sui segreti sepolti.
wes cammina per le strade di una new york notturna. sta tornando a casa e dovrebbe essere felice perche` ha appena compiuto il grande passo che tutti i suoi coetanei sognano, il rito di iniziazione per eccellenza. wes, 17 anni, ha fatto sesso per la prima volta. eppure e` triste, indicibilmente, profondamente triste. perche` e` successo tutto nel momento sbagliato, con la ragazza sbagliata, per i motivi sbagliati. e tutto fuori dal rigido e assai articolato copione che in ogni istante della sua vita wes struttura mentalmente. un copione che ingloba in se` tutti gli aspetti della sua esistenza, dalla madre gravemente malata e costretta a letto al padre scrittore fallito, dalle pagine di "guerra e pace" a quelle del "maestro e margherita", dall`amore idealizzato e impossibile per la bella delia a quello piu` protettivo per la sorellina nora. un ritratto commovente. un romanzo tenero e affettuoso. grazie alle sempre avvincenti e intriganti elucubrazioni del giovane wes, le pagine di questo romanzo ci restituiscono i sentimenti e le emozioni di un`eta` in cui ancor piu` della vita in se` e` importante il modo in cui la percepiamo, ancor piu` di cio` che siamo e` importante il modo in cui ci crediamo percepiti dagli altri, un`eta` in cui nella mente scorre un interminabile flusso di pensieri, considerazioni e sensazioni che puo` trasformare ogni banale momento quotidiano nella pagina di un infinito romanzo che ci vede come unici protagonisti.
un uomo si reca a ostenda, remota e suggestiva citta` sul mare del nord, per guarire da una delusione d`amore. li` affitta una camera da emma van a., solitaria ed eccentrica ottuagenaria che gli racconta l`incredibile storia della sua vita, un intreccio romanzesco in cui amore passionale ed erotismo barocco si sovrappongono in uno scenario da favola. inganno o suggestiva verita`? a gabrielle, piacente e benestante cinquantottenne, e` caduto il velo dagli occhi: dopo aver pensato per trent`anni di aver sposato l`uomo migliore del mondo, ora ha capito chi e`. ma non sempre la verita` vera e` quella che ci raccontiamo. ogni giorno da quindici anni, con in mano un mazzo di fiori arancioni, la signora steinmetz aspetta qualcuno al binario tre della stazione di zurigo. pura follia o c`e` una storia dietro? amore o tragedia? forse poesia. racconti in cui si intersecano amore, ironia, avventura, suspense e tenerezza. storie in cui eric-emmanuel schmitt fa vedere come le cose che ci accadono nella vita siano spesso e volentieri determinate dall`immaginazione, quasi che la trama dell`esistenza sia fatta in realta` di sogno.
la lunga e tormentata esistenza di una pittrice, attraverso un secolo e due continenti, alla ricerca della verita` della sua arte e di un amore perduto e mai dimenticato. sophie marks nasce in inghilterra durante la prima guerra mondiale. i genitori muoiono poco dopo, e la bambina e` affidata alle cure dei nonni, due artisti bohe`mien. sophie dimostra fin da piccola una spiccata propensione per la pittura, e terminata la scuola si trasferisce a londra per frequentare l`accademia d`arte. la sua vita sara` un succedersi di amori, scoperte artistiche, viaggi, in un`altalena di entusiasmi, delusioni, sofferenze, incontri e ritrovamenti. nello stile di scrittura traspare la forza dell`immaginario visivo, com`e` naturale in un romanzo scritto da una pittrice. tutto e` visto e descritto attraverso una tavolozza di colori.
parigi, rue de grenelle numero 7. un elegante palazzo abitato da famiglie dell`alta borghesia. ci vivono ministri, burocrati, maitres a` penser della cultura culinaria. dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuita` la portinaia rene`e, che appare in tutto e per tutto conforme all`idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. niente di strano, dunque. tranne il fatto che, all`insaputa di tutti, rene`e e` una coltissima autodidatta che adora l`arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. cita marx, proust, kant... dal punto di vista intellettuale e` in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. poi c`e` paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). fino ad allora continuera` a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l`ambiente che la circonda. due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l`uno dell`impostura dell`altro, si incontreranno solo grazie all`arrivo di monsieur ozu, un ricco giapponese, il solo che sapra` smascherare rene`e.
questo libro ci porta nel laboratorio di elena ferrante, ci permette di lanciare uno sguardo dentro i cassetti da cui sono usciti i suoi due romanzi, "l`amore molesto" e "i giorni dell`abbandono". la scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori negli ultimi dieci anni. dice, per esempio, perche` chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa film. dice com`e` complicato trovare risposte in pillole alle domande di un`intervista. dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente.
la bora soffia su trieste ed e` come una metafora delle minacce che gravano sul commissario capo proteo laurenti. la moglie lo ha appena lasciato, il figlio frequenta una bettola di naziskin e una bomba e` esplosa alle porte della citta` massacrando un`intera famiglia slovena. trieste e` una terra di confine ed e` con ogni tipo di confine, geografico, etnico e morale che laurenti se la deve vedere.
"donne da un catalogo" consiste in una raccolta di tre racconti legati da un comune filo conduttore: in ognuno di essi una donna straniera entra nella vita di una famiglia israeliana turbandone l`equilibrio. in "l`uomo di brigitta", una giovane filippina turba l`equilibrio di una coppia di anziani, quando il marito s`invaghisce di lei rivelandosi sotto una nuova luce anche agli occhi della propria figlia. nel secondo racconto e` una giovane irlandese che irrompe nella vita di una coppia. la ragazza aspetta un bambino dal loro figlio, recentemente assassinato dai terroristi arabi. "la madre di valentina" racconta invece l`altalenante rapporto di odio-amore tra un`anziana sopravvissuta all`olocausto e una sedicenne polacca che si occupa di lei.