piu` che ritratti o profili, circa trentacinque "ricordi" di altrettanti personaggi (amici e compagni, appunto) di una stagione rivissuta con ironico disincanto. sofri e curcio, balestrini e negri, viale e flores, pazienza e langer, baruchello, liguori, mughini... concorrono a delineare, a partire da occasioni minori, particolari secondari, circostanze banali, il quadro di una generazione che, dopo aver vissuto in taluni casi da protagonista il periodo che culmina nel 1977, si e` dispersa nelle piu` varie direzioni.
un contributo di grande suggestione sul cerimoniale sessuale di origine yogico-tantrico rimasto vivo in piu` di una scuola buddhista o visnuita e un testo su barabudur, il celebre tempio buddista dell`isola di giava di cui eliade analizza il simbolo cosmico. a questi due studi dell`eta` matura fa seguito nel volumetto una testimonianza autobiografica: il ricordo appena velato di nostalgia del primo soggiorno in india che avrebbe marcato per sempre la vita e l`opera dell`autore allora appena ventenne.
"signori e signore - dicevo - nel ringraziarvi per avermi attribuito questo importantissimo premio per quello che a vostro giudizio e` il migliore romanzo dell`anno, sento il dovere di dichiarare che... no, questa e` una falsa partenza, da qualche tempo ho abbandonato il mio personaggio, non sono piu` karl janovitz, ho deciso di non perdere altro tempo con quei miei racconti che nessuno leggeva. mi sono dedicato con molto zelo alla pittura ottenendo qualche piccolo successo. per ultimo ho dipinto un acquerello con il quale illustravo un tragico avvenimento storico, racconto tutto questo per chiarire agli altri e a me stesso l`enorme divario tra le mie capacita` e le mie ambizioni."