
la pubblicazione di "il buio oltre la siepe" di harper lee nel 1960 fu un evento memorabile: il romanzo vinse il premio pulitzer, fu tradotto in quaranta paesi, vendette quaranta milioni di copie, fu adattato in un film che vinse tre oscar e divento un classico della letteratura americana. i suoi protagonisti, scout, jem e atticus, sono tra i personaggi piu amati dai lettori di tutto il mondo. se la pubblicazione di "va`, metti una sentinella" nel 2015 fu un altro evento letterario sensazionale, meno nota fino a oggi e la harper lee scrittrice in erba che sottoponeva i suoi racconti alle riviste sperando di vederli pubblicati; harper lee, l`amica devota, che accompagno in kansas truman capote mentre si preparava a scrivere "a sangue freddo" e harper lee nella sua veste da newyorchese e da appassionata di cinema, che riempi le pagine di "mccall`s" e "vogue" con articoli arguti e profondi. "la terra del dolce domani", il suo terzo libro, unisce tutti questi aspetti. contiene racconti inediti scritti a meta degli anni cinquanta, prima che harper lee iniziasse a lavorare a quello che sarebbe diventato "il buio oltre la siepe", e una serie di saggi usciti tra il 1961 e il 2006, raccolti qui per la prima volta. il tutto corredato da un`introduzione di casey cep, la sua biografa ufficiale. dai cortili delle scuole dell`alabama dell`infanzia di lee alle tavole calde e ai cinema di manhattan, dalle sue riflessioni sull`educazione a un delizioso ritratto di gregory peck sul set del film "il buio oltre la siepe", "la terra del dolce domani" amplia la comprensione del talento della leggendaria scrittrice americana permettendo di seguire l`evoluzione del suo stile letterario e del suo pensiero, ancora attualissimo, sulla politica, l`uguaglianza, il sud degli stati uniti, l`amore, l`arte e il significato di una vita creativa e impegnata. harper lee inedita.

in una sonnolenta cittadina del profondo sud degli stati uniti l`avvocato atticus finch e` incaricato della difesa d`ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. riuscira` a dimostrarne l`innocenza, ma l`uomo sara` ugualmente condannato a morte. questo, in poche righe, l`episodio centrale di un romanzo che da quando e` stato pubblicato, oltre cinquant`anni fa, non ha piu` smesso di appassionare non soltanto i lettori degli stati uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove e` stato tradotto. non si esagera dicendo che non c`e` americano che non l`abbia letto da bambino o da adolescente e che non l`abbia consigliato a figli e nipoti. eppure non e` un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell`ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. quale il segreto della forza di questo libro? la sua voce narrante, che e` quella della piccola scout, la figlia di atticus, una huckleberry finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perche` scout e` una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico piu` caro (ispirato all`autrice dal suo amico d`infanzia truman capote), ci racconta la storia di maycomb, alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona societa` che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.