
"altri libertini" ha avuto fin dagli inizi una vita avventurosa: pubblicato nel 1980, sequestrato per oscenita` e poi assolto dal tribunale ("con formula ampia"), e` stato contemporaneamente giudicato dalla critica una delle opere migliori degli ultimi anni e ha imposto tondelli tra i nuovi autori italiani piu` letti anche all`estero. i sei episodi, storie di gruppi piu` che di individui, legittimano l`adozione di una vera e propria soggettivita` plurale, di un noi narrativo che fa del romanzo un ritratto generazionale.

"forse c`e` inconsciamente in me un aspetto poematico. un po` come in "biglietti agli amici". vorrei fare altri libri come questo. prose concluse in poche righe, che abbiano un loro suono, una loro voce": cosi` diceva tondelli in una delle ultime interviste, poco prima di scegliere di farlo diventare non piu` solo un libro per "pochi" ma per "tutti" i lettori. la voce di queste pagine e` quella dell`interiorita`, dello sguardo contemplativo, dell`osservazione sulla propria vicenda personale con il tempo e con il mondo. cosi` i "biglietti agli amici" raccontano l`intuizione di un se` che ritrae, che assume il "frammento" e "l`elegia" come condizione esistenziale.