nel frangente compreso tra la fine degli anni sessanta e l`inizio dei settanta del novecento si esprime in italia la sincronia del `69 operaio con il `68 studentesco; si chiude la fase espansiva del ciclo storico capitalista del ventennio postbellico; si esaurisce la formula politica del centro-sinistra nel quadro di un sistema dei partiti bloccato e senza alternative di governo; si determinano le caratteristiche dell`anomalia italiana del decennio `68-78; si esplicita un diretto intervento paramilitare contro civili inermi, la strage di piazza fontana, che non solo si colloca all`interno del conflitto sociale di un paese democratico ma apre una non limitata al fatto episodico. lo strumento per restituire alcuni dei principali nodi della crisi italiana, delle sue anomalie e delle complessita` politico-sociali che le determinarono non poteva che essere un racconto polifonico di piu fonti e soprattutto di molteplici voci: dagli operai agli industriali, dagli studenti ai poliziotti; dai dirigenti politici ai braccianti; dagli emigrati ai militari. punti di osservazione essenziali che esplicitano i limiti stessi del governo dei processi storici. attraversando rotture e continuita`, torsioni e trasformazioni, crisi e modernita`, e` questo il paese che giunge al 12 dicembre 1969, giorno in cui il senato approva lo statuto dei lavoratori mentre a milano si prepara la strage di piazza fontana. il giano bifronte della storia nazionale.
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