La band afericana va in Usa e si fa produrre da Daniel Lanois. Il risultato è un disco intrigante che mischia sonorità tradizionali africane con melodie country Usa. Un disco atipico, innovativo, decisamente piacevolel e che, cosa molto importante, non assomioglia a nulla. LIMITED EDITION WHITE VINYL.
Dopo il successo del disco d'esordio, sembrava che la formula magica della band turareg blues si fosse esaurita. E' bastato un produttore con delle idee e chitarre acustiche al posto di quelle elettriche per dare al suono nuovo vigore ed alle musica nuove idee. Rigenerati.
La band africana va in Usa e si fa produrre da Daniel Lanois. Il risultato è un disco intrigante che mischia sonorità tradizionali africane con melodie country Usa. Un disco atipico, innovativo, decisamente piacevolel e che, cosa molto importante, non assomioglia a nulla.
Amadjar significa " il visitatore sconosciuto " nel linguaggio Tamashek, quello che cerca ospitalità ma che è anche condannato all'esilio.La storia di Amadjar, il nono disco dei Tinariwen, inizia alla fine del 2018, al festival di Taragalte, sito nella parte marocchina del Sahara.Dopo il concerto ed una tempesta di sabbia, i Tinariwen si sono messi in viaggio per la Mauritania, attraverso il Marocco del sud, il Western Sahara la costa Atlantica. La destinazione era importante, ma non più del viaggio stesso: i Tinariwen erano accompagnati dal loro team di produzione francese, che li ha raggiunti con un vecchio camper, convertito in studio di registrazione viaggiante.
Elwan è il disco più bello, ma anche più immediato dalla band africana. Registrato anche in America, nel deserto di Joshua Tree, Elwan vede coinvolti nelle sessions musicisti del calibro di Mark Lanegan, Matt Sweeney, Kurt Vile, Alan Johannes, Andrew Schepps. Blues e rock and rool mischiati al denso e complicato tessuto ritmico, danno al disco una fascinazione tutta particolare. Tra i brani più interessanti: Nannuflay, Tawayyen, Hayati, Indiwan N- Akall-in.
Dopo il DVD registrato a Londra, ecco il nuovo Live della band africana, questa volta a Parigi. Luogo caldo, molto aperto a tutti i tipi di musica, Parigi è la postazione ideale per una band come i Tinariwen. Infatti il gruppo sahariano mischia blues e musica ipnotica, molto chitarristica, volutamente ripetitiva e ciclica. E Riescono così a forgiare un suono decisamente personale. Con la paretcipazione di Lala Badi.
Atteso con impazienza dai suoi fans, ecco il nuovo disco della band tuareg. Si autodefiniscono Saharan Blues Band in quanto mischiano moderno blues urbano con la loro eredità tuareg. Inciso negli Usa, questo disco mischia il suono della band con ospiti decisamente particolari, come Josh Klinghoffer ( Red Hot Chili Peppers ), Matt Sweeney, Fats Kaplin e Saul Williams.
Ottimo nuovo album per la band africana, tra le migliori in questo momento nel continente nero.
Blues rock ipnotico, prodotto da Justin Adams, già produttore di Robert Plant ed amante di musica etnica. I Tinariwen offrono un cocktail di musica tuareg e sonorità occidentali, con chitarre elettriche.